giovedì 22 giugno 2017

W me!

Esattamente un quarto d'ora fa sarebbe iniziato l'esame di diritto pubblico.
Ho deciso di non darlo, non ero arrivata neanche a metà con gli schemi, ma soprattutto in avevo ripetuto nulla.
Sono arrabbiata, la nutrizionista mi ha mandato il piano alimentare e c'è troppa roba.
A pranzo ho addirittura il secondo con il contorno, oltre all'olio >.<
In più devo fare colazione e merenda, cose che oramai da secoli evito.
Rintrodurle adesso proprio no.
Non ho intenzione di seguirlo. Proprio detta con sincerità.
Prima arrivo al mio obbiettivo, poi forse ne possiamo parlare. Forse.
E se ne parliamo, al massimo possiamo discutere di introdurre la merenda ma io secondo con contorno e olio  a pranzo non ho intenzione di mangiarlo cosí come di fare colazione.
Oggi devo andare in ospedale per sentire cosa è uscito dai test, per festeggiare questa giornata che era già partita male, ho di nuovo svuotato la dipensa e passato una buona ora in bagno a cercare di liberarmi di ogni singola caloria ingerita.
Se volete ridere, ieri sera ho pure mangiato la pizza, stamattina quando sono andata a pesarmi ovviamente ero aumentata!
Chi voleva perdere mezzo chilo entro oggi?
Chi non ci è riuscito?
Ovviamente io!
Che bello prendersi per il culo in questo modo!
Non so più chi voglia prendere in giro, vorrei sparire. Sparire.
Tra incazzatura per l'episodio di stamattina, l'esame che non sono riuscita a dare e l'ansia per la visita se potessi romperei qualcosa( o mi ripetei io)
Ho così tanta voglia di farmi del male...

Scusate il post noioso, senza senso e molto scurrile. 
Sono arrabbiata e non poco.
Mi farò sentire presto per raccontarvi la fine di questa magnifica giornata 

Un bacino :*

martedì 20 giugno 2017

This wounds won't seem to heal

Il 22 giugno ho l'esame di diritto pubblico, il più tosto, forse, di quest'anno.
Non sto studiando per nulla in questi giorni, o meglio, leggo soltanto senza ripetere, inutile semplicemente.
Ieri sono stata un'ora in biblioteca insieme a due amiche, ho combinato qualcosina, ma troppo poco.
Mancano 12 capitoli, sono tutti da imparare a memoria, cosa infattibile in soli due giorni.

Stamattina ho passato il tempo tra la cucina e il bagno.
Dire che mi sento distrutta e senza alcuna speranza è un eufemismo, mi sento completamente morta con un mal di gola e un mal di pancia atroce. Non so neppure con quale forza al momento stia scrivendo questo post.
Odio mostrarmi debole, voi lo sapete bene, e metterlo nero su bianco mi fa stare male. 
Ma devo. 
Ho bisogno di dirlo a qualcuno e raccontarlo a questa pagina bianca è la soluzione migliore.
Ovviamente salterò il pranzo, al momento sto solo aspettando che il telefono si carichi a sufficienza per andarmi a lavare e scappare in biblioteca.
Ho bisogno di caos intorno, non voglio pensare, sentire nessuno dei miei pensieri.
Voglio pace.

Ieri ho fatto colazione al bar dopo gli esami del sangue, non so cosa mi sia passato per la mente in quel momento, sono stata così ingorda che mi sarei solo dovuta vergognare... come se non bastasse ho avuto anche il coraggio di pranzare, fare merenda e cenare e il risultato stamattina si è visto eccome.
Devo perdere mezzo chilo in questi due giorni, cascasse il mondo io devo.

Dovrei trovare il coraggio di ammettere il casino di stamattina il 22 quando vado alla visita, ma non credo avrò la forza, la nutrizionista mi odia, sa solo urlarmi dietro che è "troppo poco"
IO davvero non ce la faccio più, ho sbagliato tutto, ho sbagliato ad iniziare questo percorso, ho bisogno di aiuto, sì, ma non in questo modo.
Non so più che fare.
Come se non bastasse a tutto questo casino si è aggiunto il medico di famiglia al quale, dopo ogni visita psichiatrica, devo portare una lettera con la quale viene informato in breve su ciò che è uscito durante i colloqui.
Ieri ha insistito più di cinque minuti riguardo al fatto che dovrei coinvolgere i miei in questo percorso, io non è che non voglia, è che non posso. Non posso.
Negherebbero tutto come è già successo in passato, non capirebbero, non capiscono. 
Per loro finchè mangi vuol dire che va tutto bene, ma non è così. 
Non.è.così.
Mai.
Quanta sofferenza è nascosta sotto la superficie?, quante bugie ci sono dietro un "sto bene", "mangio con le altre"?
Quante lacrime ci sono sulla federa del cuscino?
Ci sono lamette e temperini in ogni cassetto che aspettano solo venga abbastanza freddo per uscire fuori. Se solo potessi mi taglierei ora, farei uscire un po' di quel dolore che mi paralizza e non mi fa respirare.
Vorrei così tanto piangere ora, ma non ci riesco.
E' come mettere in moto la macchina, inserire la marcia e partire con il freno a mano tirato:
Si cammina, a fatica.

domenica 18 giugno 2017

Autogestione

Spesso ho pensato che avrei fatto l'università a Bologna. Ho immaginato la casa nella quale sarei andata ad abitare, piccola e non troppo illuminata, ma pur sempre accogliente. Ho immaginato giornate intere di autogestione alimentare, un frigo pieno soltanto di insalata e verdure. E una poltrona, in mezzo alla sala, abbastanza grande da riuscire ad accovacciarmi sopra.
Ho immaginato di camminare per le vie del centro, infreddolita, mentre con gli occhi guardavo distrattamente vetrine e passanti.
Ho immaginato di essere libera e controllata. 
Penso a Bologna come la città della rinascita.
Stamattina mente studiavo guardavo su internet consigli per andare a vivere a Venezia, immaginavo di passeggiare per le calli, ponti, prendere il battello o affrettarmi verso casa perché c'è il rischio che venga l'acqua alta e sia sprovvista di stivali.
Eppure a Venezia troverei la mia morte, così come a Bologna, ma a Venezia sicuramente durerei molto di meno.
Il mio problema é che ho il costante bisogno di essere salvata, da qualsiasi cosa, da qualsiasi situazione.
Ho costantemente bisogno che gli altri vedano che stia male e mi diano una mano.
Ho fame d'amore, di attenzioni, di sguardi interessati.
E lo so che se voglio salvarmi devo farlo da sola, che nella vita mi devo scantare perché nessuno mi regalerà mai nulla.
Eppure io non voglio salvarmi, dovrei abbandonare la sofferenza, la coperta che seppur pesante mi ha sempre tenuto al sicuro.
Ho paura del mondo lì fuori.

Sono piccola e indifesa, sanguino ed è pieno di squali.


giovedì 15 giugno 2017

" metto a dieta la mia autostima"

Dall'ultima volta che ho scritto qui le cose sono cambiate e pure parecchio.
Mi hanno sbattuto in faccia il fatto che davvero potrei avere un disturbo alimentare, hanno davvero nominato la parola anoressia nervosa. Nulla è ancora certo al momento, ma su tutti i fogli che mi hanno consegnato compare la dicitura inquadramento diagnostico: anoressia nervosa.
Mi hanno pure fatto fare l'esenzione e pure lì compare la stessa dicitura come motivo della richiesta.
Io davvero non so cosa pensare al momento, sono troppo grassa per avere un dca; le ragazze che vedo lì ogni volta che vado loro si che lo hanno.
E' tutto così grande, troppo grande per me, e soprattutto pesante.
Oggi la nutrizionista mi ha pesato, sono calata, ero al settimo cielo; mi ha fatto un cazziatone esemplare tanto da farmi scoppiare a piangere, mi manderà via mail un piano da seguire ( che ovviamente non seguirò perchè non ho nessuna intenzione di ingrassare) dato che leggendo oggi il diario alimentare che le avevo portato ha pensato fosse troppo poco; cosa assolutamente non vera, ho mangiato davvero troppo nelle ultime due settimane.
Il 22 mi hanno fissato un appuntamento insieme a tutta l'equipe per parlare dei risultati che sono usciti dai tre milioni di test che ho fatto in queste due ultime settimane.
(Devo aver perso, minimo, minimo, mezzo chilo per quel giorno)
Continuo ad avere paura sia definita semplicemente una bambina viziata con manie di protagonismo e rimandata a casa.
Ho bisogno che qualcuno mi ascolti.
Odio con tutto il cuore chiedere aiuto, mostrarmi debole, fragile, non voglio uscire da questa situazione, Dio solo sa quanto io abbia bisogno di darmi una regolata in tutti i sensi ma soprattutto di dimagrire, eppure voglio poter dare un nome a tutto questo. Ne ho un bisogno viscerale.
La storia è sempre quella: per risalire bisogna toccare il fondo, cosa alla quale io non mi sono manco avvicinata per scherzo.
Odio la nutrizionista che non fa alto che dire "troppo poco", odio lo psicologo che mi ha mentito, dicendomi che non era sua intenzione strapparmi dalle mie sicurezze quando è il primo che vuole farlo!
Oggi ho passato un buono quarto d'ora a protestare perchè la nutrizionista diceva che ero in sottopeso, cosa che è anche mia sorella e nessuno le dice nulla, ed io a ripetere che non è assolutamente così. Sono grassa, enorme, una balena, come posso essere in sottopeso?
Che poi, "protestato", ho espresso debolmente la mia opinione e poi improvvisamente mi sono zittita perchè mi veniva da piangere, la tipa si accorta della cosa, e si è ammorbidita per un microsecondo, porgendomi un fazzoletto.
L'unica carina (ok diciamolo chiaramente, l'adoro)lì dentro è la psichiatra, l'unica a capirci davvero qualcosa, a non fare domande inappropriate, o meglio, a sapermi come prendermi, a chiedermi sempre se può affermare una determinata cosa, se può prendere nota che tra la mia e la sua opinione c'è una discrepanza.
Per quanto riguarda i miei genitori, continuo a mantenerli all'oscuro, ancora non so per quanto sarà possibile perchè sto raccontando una quantità di bugie da fare invidia al miglior bugiardo, comunque spero per ancora molto molto tempo.
Dei miei amici invece lo sanno veramente soltanto in due, uno solo forse davvero capisce.
Non mi pento di averlo detto loro, sono persone fidate e che mi stanno supportando veramente tantissimo.
Il resto della vita va piuttosto male, all'uni sono parecchio indietro con gli esami, tanto che li sto dando tutti ora.
Ieri ho dato solo uno dei due che avrei dovuto, che fortunatamente ho passato con un risultato che però non mi ha soddisfatto per nulla.
Che senso ha fare le cose se non soddisfano? Che senso ha la fatica e i giorni interi passati a studiare se poi non si ottiene abbastanza?
MAI ABBASTANZA è il ritornello fisso della mia vita.
Domani ho pure l'esame della patente e mi sto cagando sotto, oggi ho guidato troppo bene e domani sbaglierò sicuramente qualche parcheggio e quindi non sarò ammessa alla parte della guida in strada, o se lo fossi, sicuramente mancherò qualche precedenza in rotonda o non farò passare qualche pedone e finirò bocciata.
Ho davvero un sacco paura, mia sorella addirittura se n'è accorta e mi ha incoraggiato, cose da non credere.
Poi è ovvio che la voglia prendere stesso domani, avere un po' più di indipendenza ancora.
Sempre domani avrò la cena di squadra con tanto di festa in piscina, non sono così sicura di volermi mettere in costume, anzi, sono proprio sicura di non volerlo assolutamente fare.
Magari le raggiungerò solo per cena, una grigliata, io sono vegetariana e non ho assolutamente intenzione di portarmi qualcosa, già sarà tutto condito in maniera sconosciuta...

Mi scuso per il post privo di senso in cui sostanzialmente mi limito ad elencare quello che sta succedendo, spero mi sia servito un po' a schiarirmi le idee e a far sbollire la rabbia nei confronti di nutrizionista e psicologo.
Nei prossimi giorni, o direttamente il 22 vi aggiornerò su tutto quanto.
Ho una brutta impressione ma non portiamoci troppa sfortuna.

Vi abbraccio
-Fra