martedì 11 agosto 2015

Cara altra me...

Carissima altra me,
smetti di tormentarti, di pensare troppo fino ad esaurirti, tra conteggi di calorie mangiate,quelle che dovrai mangiare e come le smaltirai.
Smetti di pensare che non sei nessuno e, ti prego, torna a commuoverti per quelle vecchie foto.
Libera il tuo cuore da quella apparente prigione di ghiaccio nel quale lo hai rinchiuso e non negare che fuori ci sia il sole.
Lo so, lo so che non sei espansiva e la gente non ti cerca per questo motivo, ma allora cercale tu le persone.
( senza fidarti troppo, ok? Sappiamo già come é andata a finire le altre volte.)
Smetti di mentire e non credere che un temperino ti fará stare meglio, perché lo sai meglio di me, che non é affatto così.
Smettila di svegliarti la notte per fare esercizi su esercizi.
Smettila di sentirti in colpa per quello che mangi, non credere in quella vocina  che ti ha spinto fin qui, promettendoti di essere bella.
Smettila di mentire ai tuoi che tanto ti vedono già depressa.
Cara altra me, sparisci dalla mia vita.
Io sto facendo a pugni con te e per ora stai vincendo solo tu.
Mi sono arresa, é vero, ma ho deciso di voler smettere di sopravvivere e di provare a vivere.
Prendi questa come una tregua momentanea, altra me,ma tornerò presto a farti guerra.
( Certo che se te ne andassi di spontanea volontà io ne sarei solo contenta, ma é solo pura utopia)
Cara altra me, libera dalla prigione in cui hai rinchiuso quella ragazza che parlava con gli occhi e non sorrideva quasi mai, quella ragazza che amava correre per i prati e sentirsi libera ma che ora é morta.
Ridammi la mia vita a la mia libertà.
Con grande odio e amore
Me, te.

lunedì 10 agosto 2015

Giornate infinite

Torno a casa e spalanco la finestra della mia camera, faccio entrare il canto delle cicale e quell'odore che solo le notti estive hanno.
Mi tolgo le scarpe, appoggio i piedi sul pavimento. Il parquet é caldo, sorrido tra me e me . Un' improvvisa fresca ventata d'aria mi fa rabbrividire, cerco quasi con fretta il pigiama.
Mi dirigo in bagno, la stanza ha accumulato tutto il calore della giornata, il pavimento é caldissimo. Mi scappa un altro minuscolo sorriso.
Mi lavo con cura i denti, torno in camera e mi stendo sul letto.
Respiro.
Finalmente mi fermo dopo una lunghissima giornata.




STAMATTINA
Stamattina mi sono svegliata presto.
Due due cornacchie " cantavano" sul tetto.
Ho sonno, non ho voglia di alzarmi, non mi piace svegliarmi presto la domenica mattina.
Provo a prendere sonno, le cornacchie continuano il loro discorso, mi alzo, cerco le ciabatte, ne trovo una sola, vado scalza in bagno.
L'acqua fresca mi sveglia un po', scendo le scale, il silenzio mi circonda.
Cerco di fare il minor rumore possibile, quasi prego che i miei pensieri non stiano urlando troppo forte, la preoccupazione è tanta, non riesco a scacciarla, l'idea del pranzo e cena fuori mi terrorizza.
Penso di digiunare.
Non lo faccio, mangio un fico e tre biscotti  nel caffè.
Mi sento tradita.
Mi guardo intorno, mio padre si é svegliato e mi da il buon giorno, non vedo la borsa di mia madre in sala, mi ricordo che é Domenica, é a messa.
Prego in silenzio che torni a casa integra.
La fiera dei cattivi pensieri per stamattina é aperta.
Mi do della stupida, come posso pensare certe cose?
Non faccio in tempo di finire di formulare questo pensiero che la sento aprire la porta.
Le auguro buongiorno.
Salgo le scale, dovrei studiare, non ne ho voglia.
Mi sento chiamata al piano di sotto, é mia madre.
Mi domanda se abbia già fatto colazione, le rispondo affermativamente.
Mi dice che la stiamo per andare a fare all'Ikea.
Momento panico, poi dalla mia bocca escono parole che non rispecchiano quello che sto pensando: E che importa? Rifaccio colazione."
Mi pento amaramente appena le pronuncio.
Per fortuna vengo distratta dalla home di Facebook, scritte omofobe su un manifesto a Firenze.
Mi sale la rabbia.
Approfondisco. Vedo che tutto si é risolto con la brillante risposta della persona offesa.
Rabbia e contentezza mi assalgano in contemporanea.
Torno al piano di sopra, si muore di caldo.
Dal piano di sotto sento mio padre che mi dice che la colazione salta.
Tiro un sospiro di sollievo.
Momentaneo.
Andremo a mangiare fuori a pranzo.
Cerco di concentrarmi sul libro di fisica senza molti risultati.
Il telefono continua a illuminarsi, continue notifiche per la faccenda di questa mattina.
Faccio qualche esercizio lo stesso, poi mi faccio una doccia rinfrescante e cerco di prepararmi al pranzo.



Ripenso a tutta la giornata di oggi.
Ringrazio l'aria fresca che permette di indossare il pigiama,  la mia pancia é coperta, i pensieri no, sono riusciti a scappare.
Mi sono sentita male dopo il pranzo fuori, questa sera me la sono cavata con due fette di pizza.
Marinara.
Olio praticamente assente.
Enormi sospiri di sollievo.
Ho sonno, ma non riesco a dormire.
Il pensiero di quando domani indicherà la bilancia mi tiene sveglia.
Preoccupazione.
Mi guardo intorno, apro la tenda e osservo il cielo.
Poche stelle, la luna quasi non si vede.
Le cicale cantano.



Il cielo è bellissimo stasera, domani sarà S.Lorenzo, chissà se si riuscirà a vedere qualche stella.
So che non ho scritto praticamente nulla che avesse un senso in questo post, scusate, ma non riesco a prendere sonno e scrivere mi rilassa moltissimo.
Chissà, magari funziona...


E voi, come passerete S. Lorenzo?

venerdì 7 agosto 2015

explosions

Ti ricordi quando pesavi 41 chili?
Ti ricordi come eri felice?
La mattina partivi ( a volte di nascosto), prendevi quel treno e intanto le mandavi un messaggio per dirle di prendere della frutta.
Hai campato giornate intere mangiando frutta.
Hai campato giornate intere facendo colazione con 50 calorie e poi digiunando per le 11 ore successive ma c'era lei, c'era quell'autobus da non perdere, quel treno da prendere, quei 10 minuti che ti sembravano un eternità e che non passavano mai, ma c'era il suo profumo ad aspettarti.
Ti ricordi l'estate scorsa?
Non avevi neppure più fame o quando ti prendeva in modo micidiale durante il pomeriggio bastava una pesca e arrivavi fino a cena.
Ti ricordi come eri controllata?
Neppure il ciclo ti faceva fare pazzie, neppure tua madre che ti diceva di mangiare un po' di più ti convinceva.
Ora cosa sei?
Una stupida cicciona che non fa altro che abbuffarsi senza avere il coraggio di compensare, che ormai pesa 44,5 kg, una fallita che non vede i suoi compagni di classe da quando é finita la scuola e che non ha intenzione di farsi vedere in questo stato, una stupida ragazza che passa le giornate a pensare e a programmare i suoi pasti senza risolvere nulla, una deficiente che se non fosse per le pochissime lezioni private che é riuscita ad incastrare non sta studiando per nulla per i due debiti che ha avuto, quasi non si preoccupa di essere bocciata o promossa. Cosa vuole non lo sa neppure lei.
Gliene frega o no?
Perdere i suoi compagni di classe. Già.
É davvero così importante tenerseli? Eppure sotto sotto brucia, non vuole essere bocciata, vuole tornare a pesare 42 chili, a guardarsi timidamente allo specchio senza piangere, senza volersi punire senza poterlo fare( maledetta estate e i suoi vestiti corti)...senza avere il coraggio di arrivare fino in fondo.
Rivoglio il meno schifo che ero prima, voglio sentirmi meglio, sentirmi meglio di così, fermare quella forchetta che non smetto di mettere in bocca benché mi senta rotolare.
Sono sparita, mi scuso con tutte voi, non mi piace autocommiserarmi e so di averlo fatto tanto in questo post, ma sto esplodendo.
Tra il caldo e il grasso che trasuda e si appiccica addosso, tra il non riuscire a stare con niente addosso che implica gambe e pancia semi scoperte, il non potere uscire per il troppo caldo il che significa non potere neppure potersi fumare una sigaretta in pace, tra il vedersi male come non mai e le abbuffate continue ragazze io sto  davvero esplodendo. Non so più che ca**o fare.
Scusatemi quindi per questo inutile post con il quale ho provato a sfogarmi senza nessun successo, senza riuscire a dire un decimo di quello che esplode dentro.
Grazie infinite per i commenti che avete lasciato, appena approdo al pc ( e sono più positiva) vi rispondo e passo da voi.
Grazie per la vicinanza ❤