lunedì 21 dicembre 2015

In partenza

Controllo la lista, apro l'armadio rabbrividendo per il freddo che c'è dentro( si trova nel sottotetto), piego con cura felponi e magliette.
Ricontrollo la lista, c'è tutto.
Metto tutto in valigia.
Mi siedo a terra, abbraccio la stufetta portatile e cerco di fermare il cervello.
Tento di razionalizzare, di farmi passare la nausea che da stamattina non mi ha lasciato un attimo.
Sento un profumo, mi accorgo che è il mio, non ricordo neppure di essermelo spruzzato stamattina.
Un brivido mi scuote e mi riporta ai pensieri sul Natale.
Ho paura, ansia e paura.
Sarà triste, sarà pieno di grasso.
Io non voglio viverlo.
Io non posso.
Mi manca l'aria.
Mi sento in gabbia.
Mi sento come una di quelle oche che vengono utilizzate per fare il fois gras( si scrive così?) ingozzata a forza per diventare grassa e rendere gli altri più sereni.
Mi uccidono in un altro modo, ma io non ho intenzione di essere un" oca, di farmi mettere i piedi in testa.
A Natale, poi é tutto a base di carne/ pesce soprattutto al sud.
Io sono vegetariana, eviterò la metà delle cose.
Ma non basta, non é abbastanza.
Io non sono abbastanza.
Non abbastanza magra per mangiare e rimanere a questi schifosi 44 chili.
Non abbastanza forte per dire di no ai mostaccioli sapendo che se ne prendo uno scatterà immediatamente l'abbufata.
Non abbastanza determinata per fingere un sorriso.
Non abbastanza forte da combattere quest'ansia e tutto quello che si porta dietro.


Domani sera quando arriveremo a Napoli ci aspetterá una pizza e nei giorni seguenti oltre già allla quintalata di cibo che  mangeremo perché" é tradizione" ci aspetterà anche tipico steet food napoletano " perché G. deve assaggiare i sapori di questa terra"

Io sono TERRORIZZATA.
Non voglio partire.
Non voglio fare nulla.
Voglio rimanere al sicuro nel mio letto sotto le coperte per due settimane.

Però voglio respirare Napoli, farmela entrare sotto la pelle più di quanto già non l'abbia.
Respirare il dialetto, il profumo, il traffico.
Visitare s. Gregorio Armeno con i suoi presepi, il museo nazionale, i tribunali, il mercato, S. Martino, Spaccanapoli, il Cristo velato...
Riempirmi il cuore e l'anima di qualcosa di diverso dalla monotonia.
Non pensare ai partenti e ai problemi che si portano dietro, problemi che faranno puntualmente cadere a cascata mentre saremo tutti riuniti a tavola.

Natale non ha più alcun significato per me.
Una volta significava gioia, famiglia.
Ora significa cibo, grasso, problemi e tristezza.

"A natale non siamo tutti più buoni, siamo solo più grassi" quanto é vero.



 Non mi va di partire.
Ho paura di dimenticare come si respira.
Non voglio vivere in apnea.

martedì 15 dicembre 2015

Flusso.

Vi accennavo nello scorso post dell'ansia derivata dal dover andare dalla mia ex psicologa per portarle gli auguri di Natale e il regalo che mia madre aveva deciso di farle, ebbene si può dire che non é andata poi tanto male.

Dopo avermi fatto entrare in studio e comunicato che avrei dovuto aspettare un ora, sono andata a farmi un giro nel piccolo centro vicino allo studio perdendomi tra gli scaffali di Feltrinelli e miriadi di pensieri, ansie, preoccupazioni.

Quando sono arrivate le quattro ritorno in studio e mi fa entrare.
Parliamo del più e del meno, a un certo punto mi guarda e mi dice che mi trova davvero benissimo, sentimenti contrastanti mi hanno preso in quel preciso momento.
Perché, no, le cose non vanno così bene. Sono brava a fingere più di quanto credessi fosse possibile.

Mi ha poi chiesto se mi tagliassi ancora. Le ho risposto che l'ho detto a mia madre e che é ricapitato solo una volta, mentendo spudoratamente ma per fortuna non ha indagato oltre.

Mi ha poi offerto in rapida successione delle caramelle e la torta che aveva fatto.
Ho preso una caramella e l'ho messa in borsa, la torta invece l'ho rifiutata più di una volta ( devo dire iniziando a innervosirmi a un certo punto poiché me lo ha chiesto 4 volte)ok che sono una persona indecisa ma se dico che la torta non la voglio, non la voglio.
Non mangerò costretta un' altra volta davanti a te mentre tu mi guardi quasi ridendo, minimizzando il tutto, dopo che sono scoppiata in lacrime, davanti a te, dicendo che sono affamata senza riuscire a mangiare( esperienza successa lo scorso anno) ma ricattandomi dicendo che se non avessi ripreso a mangiare avresti detto ai miei che mi tagliavo.

Eh no, non ci sto, non di nuovo.
Mentre stiamo uscendo dallo studio mi chiedi se sto mangiando.
Non  ascolti nemmeno la mia risposta, ma chissene frega tanto non ci vedremo più.


Tornando a noi mentirei se dicessi che le cose stanno andando bene.
Perché non è vero, tutto va a rotoli.
A scuola le interrogazioni si susseguono insieme ai brutti voti, questa settimana che sta iniziando e quella passata sono state, ed é, piena di 2 verifiche al giorno in media.
Chiacchiero con la mia compagna di banco ma senza fare dei veri discorsi, certe volte sembra che mi guardi con pena.
Oggi le ho detto che finalmente ( finalmente non sapete che bello finalmente essere certi!) ho scelto cosa voglio fare all'università (Dietistica) il caso ha voluto che la ragazza dietro di me sentisse tutto e iniziassimo una discussione sul mio peso ancora.
Mi dice che sono troppo magra quando lei pesa meno di me! ( non sapete che invidia dal momento che mangia tantissimo e non mette su un grammo)
La discussione é andata avanti mi hanno detto che se tornassi a 46 starei bene, quando a 46 mia madre compresa affermava che avessi qualche chilo di troppo.
Io a 46 non ci torno. Punto.
Alla fine le ho liquidate molto velocemente, non mi andava di essere scortese ma cavolo! Non possono parlare di qualcosa d'altro, non si possono concentrare su qualcosa di diverso da me?!
Io non ne posso più.
Aprirmi con questa ragazza sarebbe inutile. Otterrei soltanto che mi stesse con il fiato sul collo che é veramente quello che ci manca.
Qui bisogna dimagrire, altro che mettere su qualche chilo!

Domani ho due verifiche ma non sono riuscita a studiare manco per mezza.
Ho fatto lezione di matematica e non ho avuto la forza di fare nient'altro.
Non ho la forza di arrabbiarmi con me stessa ma poi la notte non dormo per ansia.
Qualcuno mi spieghi il nesso.

Dopo l'episodio di stamattina sono stata intrattabile tutto il giorno, stasera mi sono messa a litigare con mia madre per una cavolata e sono andata a mangiare in camera, maledetta fame, era l'occasione perfetta per non mangiare e invece ho avuto il coraggio di tornare giú e prendere anche una pera.

Non mi interessa davvero nulla, Natale si sta avvicinando e io ho questi 44 chili addosso da troppo tempo.
Quattro che pesano come macigni, non riesco a liberarmene in nessun modo e questo mi manda fuori di testa completamente.

Da ieri ho iniziato a programmare, senza troppe rigidità, quello che mangio.
Ieri non è andata alla grande, oggi é andata un po' meglio.
Non posso superare le 900 e se a pranzo c'è la pasta, non importa, significa restringere sul resto.
Ho paura per l'abbuffata che potrebbe arrivare da un momento all'altro, é da un po' che non succede, ho davvero tanta paura.
Si torna alle vecchie abitudini nella speranza di arrivare a natale con meno ansie e qualcosa in meno pure sulla bilancia.
Per ora l'obbiettivo é tornare a 42.( e tornare dalle vacanze al massimo con 44 chili per quanto odi questo numero é il male minore)

Vi lascio con il diario di oggi( penso che lo scriverò qui perché mia madre per ora mi sta lasciando vivere ma già la posso sentire mentre  controlla ovunque)
Un bacino a tutte ❤

Colazione(300)
Tea senza zucchero
Dolcetto
Pranzo(300)
Noodle
Banana

Spuntino(54)
Quadratino di cioccolato

Cena(250)
Carote
Pomodori
Salsa di soia
Tofu alla piastra
Pera

Tot--> 905






*scusate la forma pessima ho scritto tutto di getto , se mi fossi messa a correggere avrei cancellato tutto
Prometto che scrivo un'altro post decente prima di Natale.*

venerdì 4 dicembre 2015

Promesse sotto l'albero

Mancano 20 giorni a Natale, e l' ansia per quanto mi ostini a negarla, c'è.
Sono terrorizzata da quel periodo.
Ieri sera tutta la serie di implosioni sono diventate esplosioni, dopo una stupidissima litigata( la goccia che ha fatto traboccare il vaso), mi sono chiusa in camera e ho iniziato a piangere senza un motivo, senza sosta, arrabbiata e spaventata, debole. Ma il dolore, per che cosa poi, non accennava a calmarsi, mi sono addormentata sfinita, con il bruciore dei tagli che mi sono procurata nel vano tentativo di stare meglio.
É inutile, lo so, ma non sono stata capace di fermarmi, di negarmi quella illusoria calma momentanea.
Stamattina mi sono svegliata con tanta voglia di piangere e di farmi ancora del male.

Il pensiero di ridurmi malissimo non mi abbandona negli ultimi due giorni, incapace di dire ancora"no" lo sto assecondando, accecata dal " non abbastanza" che mi sento ripetere di continuo, un " non abbastanza" che grava come un peso morto. Dalla paura di non farcela, di fallire. Per essere così debole da non riuscire a fare coming out una volta per tutte. Per la rabbia per questa fame mostruosa che non mi molla un secondo e per il mio non saperle resistere.
Per questo 44 che non si schioda di un etto nonostante i digiuni.

Mi sento così inutile, persa.

L'altro giorno l'insegnante di italiano e latino ha incontrato mio padre, gli ha chiesto se ho degli amici.
Questa frase mi ricorda tanto l'anno scorso, la terra bruciata che mi ero creata attorno perché nessuno mi poteva, e mi può tuttora, capire.
Sono stata sempre bene da sola, ma sapendo di avere degli amici accanto, adesso ho bisogno disperatamente di qualcuno che io possa definire " amico" perché se ne sono andati via tutti quanti.
Vorrei che qualcuno a me, tenesse davvero.
Non chiedo appezzamento, chiedo vicinanza e un po' di calore umano perché mi sento dannatamente sola in un inverno troppo freddo per una persona  sola.


Tra una settimana devo andare a fare gli auguri di Natale alla mia ex psicologa, se mi dovesse chiedere dei tagli non saprei che pesci prendere, potrei sempre inventare di essermi bruciata con il forno.
Lei é rimasta al " ho smesso( falso), i miei lo sanno( vero), da allora non é più capitato( falso)"
Spero solo che se dovessi raccontarle la verità, prendendo in considerazione che sono maggiorenne e che é stato un incidente, si astenga da fare la spia con i miei.
Non potrei perdonarglielo per quanto lei abbia fatto di buono, non potrei perdonarglielo,  mi ha fatto anche tanto male, poi mi chiedono perché io non mi fidi delle persone.
Sempre pronte a pugnalarti alla spalle.
Ti chiedono fiducia in cambio della loro ma quella che rimane fottuta sei sempre e solo tu

venerdì 13 novembre 2015

Cercasi sogni.

Ho guardato vecchie fotografie e mi sono rivista, rispecchiata e non riconosciuta.

Sono una delle ultime in fondo, avvolta nella sciarpa marroncina a righe ma questo é soltanto un dettaglio, mi si vede poco, la foto é stata scattata da lontano, dal basso, 23 persone in fila davanti all'entrata del museo in piazza ad Assisi( la stessa, che quando ho visto, mi ha fatto tornare indietro nel tempo quando vedevo ancora Don Matteo) appoggiati con il mento sul muretto in modo che si veda solo la faccia e un pezzetto di collo.


Ricordo quei giorni come se fossero ieri.
Riguardo me in quelle foto e posso leggere nei miei occhi tutto quanto.

Il giorno prima ero stata lasciata.
Il giorno prima mi ero abbuffata per la prima volta.

Quell'aprile quella gita, é stato l'inizio di tutto.
Maledetto aprile, maledetta me.
Il dolore, i pianti, il tagliarsi in bagno di nascosto, il sonno a qualsiasi ora, il freddo, il cibo rifiutato, le barrette da 98 calorie mangiate quando proprio mi sentivo svenire, le 350 calorie scarse giornaliere, la confusione per una identità che cercavo invano, le notti passate sveglia ad ascoltare i rumori della stanza vicina, le litigate da lontano con mia madre, le telefonate preoccupate dei professori, la nostalgia di casa,le confessioni fatte piangendo, Radioactive cantata sul pullman, a colazione, prima di andare a dormire, ogni secondo, i 3 chili persi, la preoccupazione sul volto di madre, la gioia nel vedere per la prima volta 43,2 sulla bilancia, la gioia di essere di nuovo a casa.


Oggi riguardando quelle foto piango.
Ripensando agli ultimi due anni mi rendo conto di essere stata forte e di aver sopportato troppo, di avere una rabbia dentro che non posso più tenermi...troppe cose non dette.
E mi chiedo come abbia fatto.
Oggi mi sento piccola e debole completamente incapace davanti al destino, completamente incapace di bastare a me stessa, di dominare me stessa.


Riguardo vecchie foto, riguardo quella vecchia foto.
L'anno scorso, io, in bagno con il vestito a fiori.
Come mi sentivo bene, controllata.
42 chili e una maschera di felicità dipinta in volto.


Vienna\ Budapest.
Altra gita.
Mi si blocca il ciclo ma non me ne rendo conto.
Torno a casa, ho raggiunto il mio peso più basso.
Litigo con mia madre, ingrasso, metto due chili, finisce la scuola malissimo, vado al mare, perdo un chilo, arriva la ragazza di intercultura me metto su due.
Tempo presente: 44 chili di pura infelicità.
46 lasciato alle spalle ma lo sento incombere come un avvoltoio che aspetta il cadavere ancora caldo, mi attende, attende la mia prossima abbuffata.
Voglio scappare, evadere da questo corpo.
Posso farcela, forse, ma non con questo corpo.


Ho finito di raccontarmi balle, é evidente che qualcosa in me non va.
Mi sento un ingranaggio difettoso, um giocattolo rotto.
Ma cosa diavolo é così dannatamente sbagliato in me?!

Ho un'amica, un tempo era quella che si definisce migliore amica, l'ho persa inevitabilmente benché frequentiamo la stessa scuola, la stessa classe.
Ogni volta che va in vacanza mi manda una cartolina, mi illudo che per lei valgo ancora qualcosa.
Ma non ne sono così certa.


Una volta un amico mi disse che " mi ero allontanata dal cerchio" ma chr loro( gli amici) erano ancora li.
Io non so come riallacciare i rapporti. Non sono mai stata brava.


É la solitudine o meglio il non sapere a chi chiedere concretamente un aiuto che mi distrugge.
Ho bisogno di qualcuno che ci sia per me, che mi dica che sono brava, che riconosca che sono buona in qualcosa e non il fallimento che mi sento continuamente.


Ho la continua sensazione addosso di come quando ti trovi ad ascoltare una canzone malinconica e triste in cui senti che ogni parola ti rispecchia fino in fondo.
Quella specie di dolore in cui quasi pensi di cullarti, seppellirti sotto le coperte e lasciarti andare alle emozioni.
Ma io non riesco a piangere.



A scuola va male accumulo brutti voti su brutti voti, mi sento trattata da deficiente.
Continuamente.
La verità è che odio che per colpa di questa dislessia io debba avere facilitazioni su facilitazioni.

Mi sento diversa ma non in senso buono.
Mi sembra di passare la vita a essere diversa, nel senso di sbagliata.
Io all'esame ci voglio arrivare ma non così.
Non con questa ansia.


All'università non so che fare. Eppure non vedo l'ora di uscire di qui.

Sarà davvero libertà?

Ho tanti sogni ma ci sono sempre ostacoli insormontabili in mezzo.
Forse non lo voglio davvero.

Forse sono solo uno di quei cartelli che si vedono in giro, vecchi, scrostati, dimenticati da tutti.
Un cartello che recita" cercasi sogni", sotto c'è il mio numero, ma il telefono non suona da anni.

mercoledì 4 novembre 2015

così proprio non va

Rieccomi qui:)

{Inizio scusandomi di non essere passata da nessuna di voi, ma credetemi, non sarei stata di nessun aiuto e avrei scritto pressoché la stessa cosa. E vi ringrazio calorosamente per i commenti che avete lasciato negli scorsi post [corro a rispondervi ]}

Vi ricordate che in uno degli ultimi post vi avevo detto che sarei dovuta andare dal dottore?
Guardandola dal punto di vista cicatrici é andata all grande, mia madre ( l'unica che sa) non è venuta, il fondotinta e enorme distrazione da parte del medico hanno fatto il resto.
Ma é stato un completo disastro dal tutti gli altri punti di vista.
Sono sempre più grassa ( e gli ultimi due giorni hanno contribuito ad aumentare ancora): Il verdetto sono stati 44 chili per il nanetto che sono.
Li per li ci sono rimasta malissimo ma il contraccolpo l'ho accusato davvero solo ieri e così é stata una fiera di brutti pensieri.
Stasera sto male, ho la nausea e non ne comprendo il motivo. E stavolta non c'entra l'ansia per la verifica di domani su Leopardi( che é un autore che mi piace molto e che mi sembra di aver capito abbastanza bene), forse ( brava Francesca raccontati un altra balla!) sto semplicemente male.




Sollevo gli occhi al cielo. Il soffitto é bianco ma non lo vedo.
Non sento nulla se non qualcosa che fa male, che fa male dentro.
Ripenso a quelle lacrime che per due volte ho riccacciato indietro, a quelle parole che pesano come macigni.
Salgo velocemente in camera e finalmente esplodo. Ecco il motivo di quel malditesta martellante, ecco il perché del mio sentirmi rotta.
Capisco all'improvviso che tutto dipende da quel 44 che non è un 42.
Delusione, rabbia, disprezzo per non essere riuscita, per aver fallito ancora una volta. Mi prometto che ci proverò ancora.
Ma stavolta non voglio essere la solita perdente, promettermi qualcosa e non raggiungerlo, e non RIUSCIRE a raggiungerlo.
Mi sento una perdente.
Mi ero ripromessa che avrei perso quei due chili prima di andare dal pediatra( continuo a trovarlo un po' stupido a 18 anni).



*Salgo sulla bilancia e prego che non veda i tagli che continui a pensare a sua figlia che continui a essere distratto a non ascoltarmi come appena 5 minuti prima quando gli tentavo di spiegare che tutto va a rotoli che l'ansia che a volte mi assale é ingestibile, penso a che l'ultima volta che sono salita su quella bilancia era estate e faceva caldissimo  che avevo un'altra collana al collo ma lo stesso anello al pollice che oggi sono in tuta  che l'anno scorso avevo un vestitino leggerissimo a fiori azzurro che l'ultima volta che sono salita su quella bilancia pesavo 41,5.
Il verdetto é inequivocabile.
Peso 44 chili, sono ufficialmente una vacca obesa.*




Sto male e non so perché, ho tanta stanchezza addosso, tanta insoddisfazione e non so che fare.
Sono troppo pigra? Non lo so e non lo capisco.
So solo che così io non ci voglio stare.
Mi porto dietro una pesantezza, una tristezza, che non capisco da dove venga, mi sembra che il mondo non sapendo a chi dare i carichi scomodi mi abbia scelto.
Ma non sono la persona giusta.
Sono stanca di essere me stessa?
Non capisco nulla.
Vorrei solamente qualcuno vicino che mi stringesse la mano e mi incoraggiasse a fare non so nemmeno cosa. Qualcosa, qualunque cosa pur di non sentirmi in questo modo.
Mi sento così inutile,sola.
Quando entro su whattsapp non uno che mi abbia cercato.
Potrei scrivere io, certo, ma cosa?
Le mie emozioni non riesco a esprimerle o meglio o le maschero o sono un fiume in piena e quindi un enorme peso che si lamenta.
Io non voglio essere un peso, ho potenzialmente una persona a cui potrei rivolgermi ma quando mi domando cosa potrei dirle ho il vuoto più assoluto.
E certamente non posso attaccare bottone da un momento all'altro così.
Non sto bene ma non saprei come definirlo a una persona esterna, alla fine fuori sono sempre uguale.

Io non so davvero cosa diamine fare.

sabato 24 ottobre 2015

Codardi.

Ho voglia di piangere.
Liberarmi da questa fastidiosa sensazione sulla bocca dello stomaco.
Ma neanche una lacrima.
Ho capito che senza pianificare qualsiasi cosa combino disastri, prima il panino, poi le brioches alla nutella e ci mancavano i due piatti di pasta e patate.
Non è ancora arrivata sera, ho freddo.
Ascolto il rumore della ventola del pc, penso...ho appena finito di scrivere a una cara amica " la tempesta è passata, sono ancora in piedi" e invece no, mi sbaglio.
Sono di nuovo nei bassifondi.
Il cielo è coperto da nuvole grigie, non vedo vie di fuga, forse un po' le situazioni, me le cerco.
Ho preso 4 in chimica e ne arriverà presto un altro per lo schifo di verifica che ho fatto oggi, non sono riuscita ad aprire libro ma non potevo stare a casa.
Avevo previsto di perdere due chili prima del 31... il 42 sembra sempre più lontano dopo oggi.
Ma forse, un po' me le cerco.
Ho l'esame e se continuo così non ce la faccio.
Il problema delle vie di uscita è che non sono facili da trovare, io ho bisogno ora di una via per superare quel cavolo di esame, anche con 61, non me ne frega nulla.
Voglio brillare, avere degli amici,  ma non mi è rimasto quasi nessuno e la scuola è troppo difficile anche solamente per riuscirsi a mantenere a galla.
Ho davvero paura di non farcela.
E non dovrei sentirmi un fallimento?
Non dovrei farmi vedere con gli occhi tristi perchè le persone in questo modo si allontanano solamente? Ma chi cavolo sono loro per dirmi questo? Ed io dovrei considerarli amici se manco provano a capirmi?!
E io dovrei sforzarmi di mangiare perchè se no " va a finire male"? Non avete ancora capito che quando sono in una situazione del genere il mio stomaco chiude i battenti o se putacaso riesco a mangiare qualcosa lo rigetta?
Sentirmi dire " tanto sarai bocciata" e rimanere impassibile fuori ma star male dentro, perchè non mi ribello?!
Ho allo stesso tempo voglia di farcela e voglia di arrendermi completamente.
Fare quello che mi passa per la testa e fregarmene delle conseguenze, ma non ci riesco, dannazione non ci riesco!
Mi sembra di impazzire.
Vorrei degli amici vicini, ora.
Ma forse il peso è troppo grande.
Codardi.

martedì 20 ottobre 2015

Flusso di coscienza.

Stamattina era tutto partito bene,  niente scuola perché benché sia stata sveglia fino alle 4 di ieri notte non ce l'ho fatta a studiare tutto per la verifica di storia, ho fatto colazione concedendomi un quadratino di cioccolato e pianificando i prossimi tre giorni.
Secondo i miei piani oggi avrei mangiato 481 calorie ma ho sgarrato e ora sono a 800 scarse.
Ho fallito e mi sento una schifezza, come credo di poter mettere le cose apposto se non riesco neanche in cose così basilari?
E pensare che devo ancora cenare!

Domani ho un progetto a scuola e il piano prevedeva di mangiare qualcosa per pranzo ma non posso, devo scalare queste 300 schifosissime calorie ma, notizia positiva,a cena non ci sono entrambi  i miei genitori  il che equivale a una giornata idealmente perfetta.

Giovedì ho l'Expo e mia madre vuole fare dei panini giganteschi, non posso programmare cosa e quanto mettere dentro e in più dovremmo usare il pancarrè dove ogni fetta ha ben 64 calorie e un panino é fatto da due fette, e meno di due panini non me li farà portare.
Mi sento persa.


Io e mia madre abbiamo appena finito di litigare sull'olio, io mi sono letteralmente incavolata perché ho scoperto che nel passato di verdura( che mi aveva fatto impazzire da quando era buono e che avevo mangiato con la massima tranquillità " tanto é scondito") c'era l'olio oltre al dado in polvere ( come diavolo ho fatto a non accorgermene?!) e la risposta che ho ricevuto é che sono in quella fase dell'adolescenza in cui si é " esagerati" ma per ora ho ottenuto che mi cucino io le mie cose ( penso che non abbia capito che faccio sul serio ma vedrà eccome se vedrà)
Spero che questo discorso valga anche per i panini dell'expo.
Sia chiaro che non ho intenzione di portarmene più di uno. Il resto della giornata mangerò carote e altre cose poco caloriche e mi dispiace, ma se qualcuno mi dice qualcosa semplicemente risponderò a tono, sono stanca di stare zitta e farmi ingozzare di cibo condito con litri di olio e vari condimenti.

Perché le persone non capiscono che i gusti" al naturale" sono più buoni?
Che non c'è bisogno di un quintale di calorie per vivere?
Ma che soprattutto io così grassa non mi posso vedere e ho bisogno di dimagrire?.
Se non ci sono ancora arrivati lo capiranno presto ( spero) io di dover litigare ogni singola volta per il condimento non ce la posso fare.
Ma tanto da oggi cucino io.


Ho scoperto, e questa cosa mi angoscia non poco, che il 31 devo andare dal pediatra( a 18 anni compiuti dal pediatra, il senso vorrei sapere)e mia madre, dato che ho sempre freddo e sonno mi vuole fare dare una cura di quelle strong. Ma io non voglio ingrassare, é proprio fuori discussione.
Ho due settimane per tornare ai miei meno schifosi 42 chili, spero di farcela, almeno per non volermi letteralmente sotterrare quando sarà il tempo di spogliarsi per essere visitata.
Un altro problema sono le cicatrici, si erano schiarite un bel po' dopo questa estate ma, maledetta la crisi della scorsa settimana, ora ce ne sono altre e in due settimane non si schiariscono manco se vado a Fontanellato in pellegrinaggio.
Voi direte, "mettiti dei braccialetti" ma il problema é che non posso, mia madre sospetterebbe dato che sa, e non voglio che lo faccia, mi tornerebbe a controllare ed è proprio fuori discussione dal momento che le crisi sono sempre peggiori e ricapiterà prima o poi...
Ho tante domande, dubbi, incertezze e cose che spero di riuscire a fare, e altre che spero di evitare.


Scusate per il post molto a " flusso di coscienza" e senza un filo logico.
Avevo bisogno di sfogare questi pensieri.
Sono in piena ricaduta e non riesco a fermarmi.

domenica 18 ottobre 2015

E mo' basta.

Di DCA si può morire e io non me ne rendo conto.
Mi sento in colpa giorno dopo giorno per non essermi goduta il concerto, per essere stata in prima fila a due metri da lui e sentirmi vuota da qualche parte, spaventata dalla calca di gente che premeva e spingeva e mi sovrastava.
Mi sento in colpa perché nonostante tutto non sono abbastanza per essere aiutata.
La psicologa da cui andava non mi va preso sul serio quando ho provato ad aprirmi davvero, il consultorio al quale mi sono rivolta mi ha preso sul serio ma mia madre ha minimizzato tutto sostenendo che se ne sarebbe accorta se davvero avessi avuto dei problemi con il cibo, perché lei mi controlla.
Poi però mi dice che non mi devo sentire spiata, perché lei proprio non é il tipo che fa queste cose.
E nemmeno riesco a parlare con i miei compagni perché apparirei debole, perché risulterei poco credibile, loro mi vedono sempre mentre do il peggio di me, nessuno potrebbe affermare che io abbia un problema.
Tutti invidiano la mia magrezza( dove la vedono, poi, spiegatemi?!), mi dicono di mangiare" tu che te lo puoi permettere", controllano che io lo faccia e mi costringono a farlo  (questo mi fa sentire uno schifo ingordo)
Non voglio parlarne con i miei compagni perché nessuno di loro posso definirlo davvero un amico( quanti casini ho combinato per colpa di questo schifo?) e allo stesso tempo ho paura che ne parlerebbero con i propri genitori, ma questa cosa é troppo personale.
Ed io non ho un problema, sono troppo grassa per averne uno
Non sono a certi livelli, io posso ancora andare avanti.
Mia madre pensa che io debba tornare dallo psicologo, questo perché le ho raccontato dei miei enormi problemi con gli spazi chiusi che si sono presentati la sera del primo giorno di scuola e sono peggiorati con la fila dell'expo e la calca del concerto.
Una parte di me vorrebbe seguire il consiglio che mi hanno dato al consultorio e rivolgermi a qualcuno che non sia uno psicologo (per anni ho provato a risolvere le più svariate cose e non ho risolto nulla) e andare da uno psichiatra, qualcuno  che possa dirmi il motivo di questa ansia, della paura irrazionale che a volte mi prende e mi fa venire voglia di piangere, il perché gli spazi chiusi siano divenuti un problema così enorme per me tanto da non riuscire a prendere il treno e sentirmi male a dover andare a scuola in macchina, ma l'altra parte di me dice che non ho bisogno di uno psichiatra, toglierei il posto a chi si trova davvero in una brutta situazione e necessita di aiuto.
Io prima o poi mollo tutto quanto. Non ce la faccio davvero più.
Stasera torna la ragazza che ospitiamo fino a giugno, ed io non so davvero che fare, chiamatemi crudele ma io non la voglio qui. Ho troppi casini per la testa e dover gestire lei, essere sempre carina, dover fare da paciere tra lei e mia sorella per ogni litigata che ogni sacrosanto giorno fanno, é troppo difficile.

Mi madre mi ha detto chiaramente che non merito la sua attenzione, mio padre mi ha detto lo stesso e io, cazzo, che cosa dovrei fare?!
Loro non mi credono quando dico che quest'anno davvero con una persona di più in casa non ce la posso fare!
Non mi credono...e intanto io so già dove e come andrò a parare.
Come credono che io ce la possa fare da sola se neanche loro mi degnano di attenzione?
Come credono io ce la possa fare con tutta quest'ansia e i problemi che ne derivano?
Come credono che supererò l'esame?
Cosa sanno loro di me?!
Ma io basta, ho mollato completamente.
Stavolta gli occhi chiusi non potranno più tenerli.
E se da una parte muoio di paura, dall'altra parte sono contenta di tutta questa risolutezza, forse è davvero la volta buona per mettersi in riga.
Io ho un disperato bisogno di mettere almeno qualcosa apposto, di non lasciare che le cose accadano ma decidere io come e quando.
E magari pure di superare l'esame.

martedì 6 ottobre 2015

Fall.

Questo pomeriggio è stato un disastro.
Mi sono tagliata per poi abbuffarmi.
Sono arrabbiatissima, con me stessa perchè tutto questo è solo colpa mia.
Vorrei addossare la responsabilità a qualcun altro, ma tutto quello che ho fatto è solo opera delle mie stesse mani, nessuno mi ha puntato una pistola alla tempia e mi ha detto di compiere i gesti che ho compiuto.
Quando tornerà mia sorella andrò a correre, voglio provare almeno a smaltire lo schifo che mi ritrovo in corpo.
Odio. E' come un'enorme nuvola di nebbia che mi circonda e quasi mi soffoca.
Odio.
Odio verso me stessa.
Una me stessa incapace di mettere ordine nella propria vita.
Vorrei rompere qualcosa.
Vorrei rompere me stessa.
Penso che mi butterò a capofitto sui compiti, non voglio pensare.
Brucia tutto quanto,
troppo.

Vi voglio ringraziare per i commenti al precedente post, appena le acque si calmano un po' rispondo a tutte voi.

Un abbraccio forte.

sabato 3 ottobre 2015

Brina.



E' tornato tutto, quel dolore, quelle lacrime non piante, quella voglia di chiudersi nel proprio bozzolo e rimanerci, quella voglia di sentire qualcosa facendosi nel male.

È tornata stamattina a colazione, mentre trangugiavo la quinta fetta di pane, è tornata a merenda mentre sgranocchiavo i crackers, è tornata oggi a scuola quando hanno criticato il mio ultimo post su facebook "Il mondo ti vuole magra. C'è tutta un'industria costruita intorno al tuo senso d'insicurezza. È tutta la stessa merda. Il mondo vuole farti credere che magra e bella significhino felice. Vuole farti credere che l'amore e la vita te li meriti solo se sei bella. E quelle belle certo non sono grasse.
O forse sì. "
, è tornata quando avrei voluto dire che ci sono dentro fino al collo e non ho intenzione di smuovermi da qui, dai miei obbiettivi ma la mia testa mi diceva che non potevo farlo perchè sarei stata fragile, sarei stata debole e loro non devono vedermi debole, mi compatirebbero, non capirebbero, è tornata a pranzo mentre mangiavo la pasta con il tonno, quanto olio ci sarà stato?, è tornata mentre dopo pranzo mangiavo convulsamente pane e nutella senza neppure sentirne il sapore, è qui ora, mentre scrivo questo post.

Ho questa coperta pesante addosso, consapevolezza e senso di colpa mischiato assieme, ho così tanta voglia di sentire qualcosa, la crisi è tanto vicina che posso sentire già il bruciore.

Sono giunta al limite e stavolta non riesco a rimanere dietro la linea gialla.

Mi sento in colpa perchè io dovrei essere felice, sono andata al concerto di Mika 3 giorni fa dopo più di 6 anni che lo desideravo ed è stato bellissimo, prima fila e tanti lividi ma semplicemente fantastico, eppure mi sento in colpa perchè mentre ero li a cantare, scatenarmi, saltellare non mi sentivo davvero felice, quel senso di vuoto aveva iniziato a strisciare pian piano, a prendere tutto quello che era rimasto libero, ed io non ho fatto nulla per impedirlo, mi sono sentita felice. E vuota.


È davvero tanto tempo che pensavo di aggiornare, volevo raccontarvi di come le cose stavano finalmente decollando, facendomi credere di “avercela fatta” e di essermi inventata tutto. Se ne ero uscita così facilmente era impossibile che avessi avuto solo lontanamente un disturbo alimentare.




Ora chiamatemi stupida, sono consapevole di quello in cui mi sto andando a cacciare, conosco queste sensazioni e so che dovrei combatterle, ci ho provato ma il risultato è stata tanta insicurezza che mi ha riportato nel punto in cui mi trovo ora, io non voglio uscirne.

Se potessi mi barricherei qui.

E se potessi desidererei non essermi mai dovuta trovare a dire una cosa del genere.

Mi sento così stupida, vuota, fredda, persa e quasi non ho il coraggio di ammetterlo a me stessa.

Ho attacchi di panico che mi lasciano distrutta per ore, la notte fatico a dormire per la nausea e i sensi di colpa e non so a chi dirlo perchè mi vergogno di quello che sono diventata, una persona debole, che non si sa controllare e si lascia andare in balia dei propri istinti.

Questa cosa mi manda fuori di testa,io ho bisogno di ordine e questo finto disordine ordinato non mi è d'aiuto.

Vorrei riuscire a essere decisa per una volta nella mia vita, decidere e mantenere. Ma sono troppo debole per farlo.

Mi odio, e mi vorrei cancellare, eliminare tutto ciò che ho di sbagliato, smussare quegli angoli che tanto odio di me( meglio dire montagne)

Voglio restare in ordine, ma non voglio perdere ancora tutti quanti di nuovo.

Non credo sia possibile, ma non voglio sentirmi abbandonata un'altra volta.




Ho freddo ma anche tanta voglia di uscire, mi sento una balena ma voglio andare a comprare dei pantaloni e non capisco se non è l'ennesimo modo in cui sto cercando di punirmi.




Non capisco più nulla.


martedì 15 settembre 2015

Debole.

Ho bisogno di momenti per essere debole.
Me ne vergogno a doverlo ammettere ma le cose stanno così.
Io sono debole.
Oggi sono stata debole e ho resistito a malapena fino alle 10.00. Poi ho mangiato una schiacciatina e 184 calorie di cioccolato.
E vorrei che non fosse tanto drammatico, ma la verità è che mi sento terribilmente in colpa anche perché quando sono tornata a casa ho pure pranzato ( con anche dei peperoni e ora sto malissimo)
Ho dovuto sospendere la lezione di matematica perché rischiavo di stare male  e non avere il tempo di andare in bagno.
Ora sono sul letto e sto pensando a questo primo giorno di scuola appena concluso.
La prima ora é stata buca( che sia un buon augurio per la quinta?)
E le successive due ore le ho passate a prendere appunti frenetici sul romanticismo.
Come prima giornata di scuola ê stata davvero impegnativa ( e meno male che non abbiamo fatto la prima ora)
Poi quando sono tornata a casa ( dopo aver mangiato anche quei maledetti pomodori che continuano a fare su e giù tuttora h 17.00 benché siano passate quasi 4 ore) mi sono messa a fare immediatamente i compiti ( che hanno contribuito a farmi bloccare ancora di più la digestione) e poi alle 3 ho iniziato lezione di matematica che come dicevo su ho dovuto interrompere perché non mi sentivo per nulla bene.
Poco prima delle 3 ho avuto una crisi terribile, ho avuto paura, prima, di arrivare a restituire il pranzo ( tanto che per evitare me ne sono scappata dal bagno e ho avuto paura di entrarci quando é stato il momento di lavarmi i denti)e dopo, quando sul letto sono scoppiata in lacrime perché volevo sfogarmi ma non dovevo farlo, non posso farlo. Se inizio a tagliarmi di nuovo non penso di riuscirmi a fermare stavolta.
Comunque resta il fatto che tutto questo stare male é anche tanta tensione.
Tensione per la scuola, tensione per una nuova persona in casa, tensione per la paura di infrangere le aspettative, le promesse, tensione per quel coming out che proprio non arriva, tensione per sentirmi a fuori luogo, grassa e ingombrante, tensione per la situazione economica in casa e tante altre cose che probabilmente neppure io so.
Mi sento una corda di violino tirata troppo e non so se vorrei essere allentata o spezzarmi.
Quello che so é che non voglio stare così, ma voglio trovare un modo per essere soddisfatta di me stessa e non deludere gli altri.
Mi sento un pelo meglio e inizio a sentire anche la stanchezza, forse le cose non vanno poi così tanto male.
Penso che andrò a pulire il bagno.
Magari aiuta a scaricare un po' la tensione(?) più che altro ho paura che a sbattermi per pulire e tra l'odore pestilenziale nell'anticalcare io mi senta di nuovo male.






AGGIORNAMENTO:
Alla fine il bagno non l'ho pulito, ho passato il pomeriggio tra musica e borsa dell'acqua calda.
Stasera mangerò un po' di riso(la minima quantità indispensabile per non farmi venire un terribile bruciore di stomaco, ma ho appena mangiato un minuscolo pezzo di pane tostato e mi brucia un po' lo stomaco, non riesco a capire se faccio bene a mangiare o meno)
La tentazione di sfruttare questa situazione e digiunare é davvero tanta.
Mi vedo malissimo e anche se so che starò malissimo dopo averlo fatto ho progettato nei minimi dettagli cosa fare nel caso stavolta non riuscissi a resistere a un altra crisi e finissi per tagliarmi.
Probabilmente succederà, non ce la faccio più a resistere( e me ne vergogno, detesto essere debole)




Mi scuso immensamente per non essere passata da voi, ma credetemi sarei di poco d'aiuto. Ma prometto che appena mi sento un po' meglio passo da tutte voi.


Un abbraccio enorme ❤

lunedì 14 settembre 2015

Vorrei...

"Goditi gli anni delle superiori perché sono i più belli"
Questo è quello che mi disse mia madre il giorno prima di iniziare la prima superiore.
Oggi a distanza di 5 anni da quel giorno mi ha detto di godermi il mio ultimo anno delle superiori perché dopo questo chiuderò un capitolo della mia vita, uno dei più belli forse.
La mia risposta a queste affermazioni ( vere? false? non so...) é stata una colazione abbondante, un abbuffata a quella che doveva essere una merenda, e una due ore dopo facendo fuori le porzioni più abbondanti di ogni singola portata che ci fosse stata a tavola.
E mia sorella ha il coraggio di dirmi che non mangio abbastanza " E' uscita L. dal tunnel? [...] ne esce una ne entra un altra"
Non é matematicamente possibile che sia stato tutto nel mio stomaco.
Comunque tornando a mia sorella( L. é stata una mia compagna di classe che durante le medie ha passato due mesi a casa " perché non riesco a tenere nulla nello stomaco, ogni cosa che mangio la rimetto". All'epoca era passato come qualcosa di involontario, tutti quanti sapevamo fosse una cosa involontaria e verso la quale lei non poteva fare nulla, oggi, a distanza di anni sono sicura avesse un DCA, mi sono tornate in mente tanti momenti insieme, atteggiamenti, sguardi e sono sempre più sicura che quella cosa fatta passare come involontaria non fosse poi così tanto tale) non penso si renda conto di quello che dice, ma proprio per nulla. Come può solo trattare qualcosa di tanto tremendo parlandone come si parla di gossip?!
La mia risposta ( in linea a quello che ho in testa da giorni) é stata che quando davvero non mangerò nulla allora potrà dirmi qualcosa.
Gliela voglio fare pagare, voglio farla pagare a tutti quanti.
Come può solo lontanamente dirmi una cosa del genere quando ho appena finito di ingozzarmi pure del tavolo?
Io non mangio abbastanza?!
Ma che se ne vada al diavolo lei e le sue idiozie del cavolo.
Cosa ne sa lei di quello che mi passa per la testa? Perché nessuno vede i miei sforzi e sanno solo dirmi quanto sia ingrassata?
Niente più sforzi da oggi,  nessun problema.
Due giorni neanche e ho già fatto tutto quello che mi ero ripromessa di non fare accadere mai più perlomeno a livello di cibo.
Mi sento un fallimento.
E domani inizia pure la scuola, a parte studiare per i due debiti che avevo non ho fatto uno e dico uno solo dei compiti che avevo, e si ho fatto una cazzata, e di certo non posso andare a raccontare ai miei professori che ero impegnata a cercare di non abbuffarmi o a dormire per dimenticare la fame.
Non posso raccontarlo a nessuno, neanche che a volte avevo talmente tanto mal di testa e fame che non avevo la forza di leggere più di due righe e avevo i due esami da preparare e ripetizioni dall'altra parte della città alla quale dover andare in bici, ne posso raccontare di quelle crisi che venivano da un momento all'altro dove un qualsiasi oggetto lontanamente tagliente sarebbe stata la mia ancora di salvataggio, ma dovevo resistere perché c'erano 41 gradi all'ombra
Domani inizio l' ultimo anno di superiori e sono terrorizzata e dall'altra la vedo come una nuova scusa da usare per dimagrire e poter digiunare.
Ho paura, vorrei uscire e correre lontana.
Scappare dalle novità, dalla scuola, dalla ragazza che ospito, da tutto quanto.
Oppure addormentarmi e non svegliarmi mai più, andandomene silenziosamente con mia sorella che ancora mi dice " tu non mangi abbastanza" nonostante mi sia abbuffata davanti a lei e mia madre che mi ripete che sto mangiando in modo esagerato e sono pure ingrassata( ingrassata!!).
Voglio andarmene e lasciarle con il rimorso, domandandosi cosa abbiano fatto di male.
Rivoglio i miei 40 chili appena abbondanti,
la fame, il sonno, il mal di testa, il controllo.

sabato 12 settembre 2015

discorsi, paure, promesse( infrante?)

Ieri sera ho mangiato i bamii (noodles) più piccanti mai esistiti. Ok non esageriamo, ma erano davvero piccantissimi, buonissimi per carità, ma ancora mi chiedo come abbia fatto ad arrivare a fine piatto. I miracoli esistono :D
Vi dicevo nel precedente post di come l'arrivo di questa ragazza qui per un anno abbia scombussolato un po' tutto e tutti.
E ci sono giorni in cui le sono quasi grata e giorni nei quali ( senza nessuna cattiveria) desidererei che l'esperienza fosse finita perché è davvero TROPPO per me.
Ho superato qualsiasi limite possibile e immaginabile sopratutto a livello di cibo.
Stamattina ho fatto due volte colazione, o meglio la seconda é paragonabile a una mangiata tipo quella che si fa a Natale.
Stavo per scoppiare a piangere davanti a G.( la ragazza che ospitiamo)
E ora mi sento a terra completamente, svuotata di quella energia che avevo sepolta nell'angolino da usare solo in caso di ESTREMA necessità, quella che chiamo sopravvivenza.
Volevo essere un punto di riferimento per G. e invece mi chiudo solamente nei miei silenzi, nei miei pensieri, un attimo sto ridendo e il secondo dopo sono nella mia testa, con i miei rassicuranti pensieri e conteggi a farmi compagnia.
Io ci ho provato a farne a meno, a convincermi che certi tipi di pensieri sono solo deleteri, ma non ce la faccio. Io continuo a pensare in un certo modo, forse perché voglio pensare in un certo modo e perché non ho abbastanza forza e testardaggine per tirarmene fuori.
Un fallimento, possiamo festeggiare
Stamattina mi sono svegliata alle 9.00 sono andata in bagno e dopo essermi lavata ho lanciato una rapida occhiata allo specchio e il riflesso che questo ha rimandato mi é piaciuto, mi sono vista quasi magra.
Così ho deciso di pesarmi e da qui é iniziata la discesa verso il pessimo, appena ho visto quel numero, quel 4 che non é più un 2,  ho iniziato a vedermi lievitare, improvvisamente quella pancia che un minuto prima era ok, ora andava tagliata via e le gambe che erano non proprio ok, ora erano un obbrobrio che dovevo cancellare e dimenticare.
Di conseguenza é scattato il pensiero" tanto pesi quanto una balena ingorda mangia quello che vuoi" così ho mangiato una merendina :S e un po' di frutta, a quel punto però è arrivata in cucina G. e ho rifatto colazione, con pane e nutella e un enorme tazza di latte oltre a un altra tonnellata di frutta.

Ora sono sul divano mentre penso che cosa fare.
Il mio telefono ha dato di matto, ora non mi apre neppure più internet, per non parlare di applicazioni come Istagram o Facebook o whattsapp che proprio si rifiuta e che non posso cancellare perché neppure lo store si apre e di conseguenza non ho poi modo di scaricarle di nuovo.
Dovrei portarlo a riparare ma non muoio dalla voglia. E se poi non funziona ancora?
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               '
          Questo
è quello che ho scritto due giorni fa, come si sono evolute le cose?
Ieri ho mangiato di nuovo un piatto tipico thailandese, speziato anche stavolta ma almeno la mia bocca non è andata a fuoco un altra volta insieme a un uovo fritto con sopra riso e ketchup ( era buono e ancora mi sto chiedendo come sia possibile che lo abbia mangiato soprattutto perché odio il ketchup e ho la fobia per il fritto)ma( c'è un ma) ne ho pagate le conseguenze.
É da questa mattina che mi sento una donna incinta, mi vedo talmente male che ho evitato di pesarmi, ho la nausea e il mal di schiena e così ho deciso di approfittarmene e  cercare di stabilire un po' di ordine e controllo.
Ho mangiato poco a pranzo, poi ho esagerato a merenda e dopo essere stata malissimo tutto il pomeriggio per lo sgrarro che si  è aggiunto ai sensi di colpa e allo stomaco massacrato dal piccante e fritto, stasera non ho cenato.
La mia pancia brontola e io finalmente riuscirò a dormire stanotte, dico stanotte e finalmente perché ho dei seri problemi a dormire con lo stomaco pieno/ che non brontola e ultimamente a cena ho sempre mangiato troppo affinché potessi sentirlo dopo poco gorgogliare.
Voglio prendere oggi come l'inizio di un cambio di registro
Forse posso ancora farcela. Forse posso davvero stare meglio di così.
Stavolta non permetto a nessuno di fermarmi, perché stavolta le cose si fanno per bene ma senza esagerare, solo quel poco che mi permetta di farmi tornare a sentire meno un cetaceo.
Stasera ero sotto la doccia e ho avuto una di quelle brutte crisi, tutto é cominciato quando ho preso in mano il rasoio, in verità certi pensieri li ho da stamattina quando mi sono procurata un livido sbattendo con il ginocchio sotto al tavolo.
Dolore e zero pensieri.
Zero pensieri.
Solo dolore.
Ed è stato bellissimo.
Stasera quando ho preso in mano il rasoio ho avuto paura, ho avuto paura di cedere ma ho realizzato che tornerò a farlo se non riesco a dimagrire e molto probabilmente tornerò a farlo e basta quando arriverà la stagione delle maniche lunghe.
Ho paura. Sono felice.
Non riesco a pensare a nulla, mi sento confusa.
Il pensiero torna sempre al cibo, a quanto cibo abbia ingurgitato, a quel dannatissimo 44 che vorrei cancellare con ogni fibra.
Ho paura di svegliarmi domani mattina e vederlo ancora la.
Non vedo l'ora di svegliarmi domani mattina per vedere un numero più basso.
Ho paura di cedere domani mattina a colazione ma non posso,io non posso, non devo!
La scuola inizia martedì e io sono una balena, con che coraggio mi voglio presentare così?
Non ho fatto un compito e ho paura di iniziare male l'anno. Ho paura di ricadere nelle stesse trappole dell'anno scorso e rischiare di non essere ammessa all'esame.
Io questo anno voglio farcela.
Voglio farcela in ogni campo.
Ma ho una dannattissima paura di fallire e delle conseguenze che questo porterebbe sicuramente.
E ho paura delle lasagne di mia madre domani.
Non posso fare colazione.
Non devo fare colazione.
Si prospetta una giornata fredda, dovrebbe piovere domani. Ci spero.
Amo la pioggia.


( scusate per gli errori e per l'italiano poco coretto, crollo di sonno ma avevo bisogno di scrivere questo post, spero mi perdoniate, domani passo da tutti voi e rispondo ai bellissimi commenti che mi avete lasciato appena approdo al pc, dal cellulare non me lo lascia fare)


Un mega abbraccione ❤

martedì 8 settembre 2015

I'm not the only person with this things in mind

Due giorni fa é arrivata una ragazza in casa nostra.
La ospitiamo per un anno.
Due giorni e mi sento più insicura che mai.
Mi sta facendo bene. E male.
Mangio perché devo farle assaggiare nuovi cibi, non mi nascondo dietro a inutili scuse per evitare una qualche pietanza, perché in fondo ( forse) voglio davvero stare meglio.
E sto male perché sto mangiando davvero fin troppo e vedere il numero della bilancia salire mi manda totalmente fuori di testa.
Due giorni e la vita, la tranquillità di casa , le abitudini... tutto é stato sconvolto.
Sorrido di più ma non capisco se forzatamente o perché sono davvero felice( no, non mi sento felice o si?), parlo in inglese quando dovrei farlo in italiano facendo figuracce ovunque, non dormo quando vorrei perché non voglio che si trovi da sola quando la mattina si sveglia e non vado a dormire prima di lei perché non voglio che si senta da sola, se potessi dormirei con lei, esco anche quando non ne ho voglia, vado a fare servizi anche se muoio dalla vergogna.
Sono in confusione, ho perso il controllo e non capisco se mi piaccia o meno.
Per ora non penso, mi trascino nel tempo immobile senza affrontare nulla ma ho paura che quando le cose si stabilizzeranno e io mi potrò fermare un attimo tutto mi precipiterà addosso e le conseguenze non saranno buone.
Vorrei fermare quel peso che sta continuando a salire, sperando che tenendo a bada questa piccola cosa io possa essere anche solamente un po' più tranquilla.
E allo stesso tempo ho una continua inquietudine addosso che non riesco a controllare in nessun modo e che mi manda in paranoia più totale.
Scusate se non ho aggiornato per più di un mese, mi sarei lamentata solamente e non avevo voglia di leggere poi in futuro tutti gli errori e le cadute fatte, io non mi sono ancora rialzata, anzi, non faccio altro che camminare avanti e indietro, sono sul fondo e la parte " comica" é che non é il fondo che desidero.
Un abbraccione ❤
-Fra

martedì 11 agosto 2015

Cara altra me...

Carissima altra me,
smetti di tormentarti, di pensare troppo fino ad esaurirti, tra conteggi di calorie mangiate,quelle che dovrai mangiare e come le smaltirai.
Smetti di pensare che non sei nessuno e, ti prego, torna a commuoverti per quelle vecchie foto.
Libera il tuo cuore da quella apparente prigione di ghiaccio nel quale lo hai rinchiuso e non negare che fuori ci sia il sole.
Lo so, lo so che non sei espansiva e la gente non ti cerca per questo motivo, ma allora cercale tu le persone.
( senza fidarti troppo, ok? Sappiamo già come é andata a finire le altre volte.)
Smetti di mentire e non credere che un temperino ti fará stare meglio, perché lo sai meglio di me, che non é affatto così.
Smettila di svegliarti la notte per fare esercizi su esercizi.
Smettila di sentirti in colpa per quello che mangi, non credere in quella vocina  che ti ha spinto fin qui, promettendoti di essere bella.
Smettila di mentire ai tuoi che tanto ti vedono già depressa.
Cara altra me, sparisci dalla mia vita.
Io sto facendo a pugni con te e per ora stai vincendo solo tu.
Mi sono arresa, é vero, ma ho deciso di voler smettere di sopravvivere e di provare a vivere.
Prendi questa come una tregua momentanea, altra me,ma tornerò presto a farti guerra.
( Certo che se te ne andassi di spontanea volontà io ne sarei solo contenta, ma é solo pura utopia)
Cara altra me, libera dalla prigione in cui hai rinchiuso quella ragazza che parlava con gli occhi e non sorrideva quasi mai, quella ragazza che amava correre per i prati e sentirsi libera ma che ora é morta.
Ridammi la mia vita a la mia libertà.
Con grande odio e amore
Me, te.

lunedì 10 agosto 2015

Giornate infinite

Torno a casa e spalanco la finestra della mia camera, faccio entrare il canto delle cicale e quell'odore che solo le notti estive hanno.
Mi tolgo le scarpe, appoggio i piedi sul pavimento. Il parquet é caldo, sorrido tra me e me . Un' improvvisa fresca ventata d'aria mi fa rabbrividire, cerco quasi con fretta il pigiama.
Mi dirigo in bagno, la stanza ha accumulato tutto il calore della giornata, il pavimento é caldissimo. Mi scappa un altro minuscolo sorriso.
Mi lavo con cura i denti, torno in camera e mi stendo sul letto.
Respiro.
Finalmente mi fermo dopo una lunghissima giornata.




STAMATTINA
Stamattina mi sono svegliata presto.
Due due cornacchie " cantavano" sul tetto.
Ho sonno, non ho voglia di alzarmi, non mi piace svegliarmi presto la domenica mattina.
Provo a prendere sonno, le cornacchie continuano il loro discorso, mi alzo, cerco le ciabatte, ne trovo una sola, vado scalza in bagno.
L'acqua fresca mi sveglia un po', scendo le scale, il silenzio mi circonda.
Cerco di fare il minor rumore possibile, quasi prego che i miei pensieri non stiano urlando troppo forte, la preoccupazione è tanta, non riesco a scacciarla, l'idea del pranzo e cena fuori mi terrorizza.
Penso di digiunare.
Non lo faccio, mangio un fico e tre biscotti  nel caffè.
Mi sento tradita.
Mi guardo intorno, mio padre si é svegliato e mi da il buon giorno, non vedo la borsa di mia madre in sala, mi ricordo che é Domenica, é a messa.
Prego in silenzio che torni a casa integra.
La fiera dei cattivi pensieri per stamattina é aperta.
Mi do della stupida, come posso pensare certe cose?
Non faccio in tempo di finire di formulare questo pensiero che la sento aprire la porta.
Le auguro buongiorno.
Salgo le scale, dovrei studiare, non ne ho voglia.
Mi sento chiamata al piano di sotto, é mia madre.
Mi domanda se abbia già fatto colazione, le rispondo affermativamente.
Mi dice che la stiamo per andare a fare all'Ikea.
Momento panico, poi dalla mia bocca escono parole che non rispecchiano quello che sto pensando: E che importa? Rifaccio colazione."
Mi pento amaramente appena le pronuncio.
Per fortuna vengo distratta dalla home di Facebook, scritte omofobe su un manifesto a Firenze.
Mi sale la rabbia.
Approfondisco. Vedo che tutto si é risolto con la brillante risposta della persona offesa.
Rabbia e contentezza mi assalgano in contemporanea.
Torno al piano di sopra, si muore di caldo.
Dal piano di sotto sento mio padre che mi dice che la colazione salta.
Tiro un sospiro di sollievo.
Momentaneo.
Andremo a mangiare fuori a pranzo.
Cerco di concentrarmi sul libro di fisica senza molti risultati.
Il telefono continua a illuminarsi, continue notifiche per la faccenda di questa mattina.
Faccio qualche esercizio lo stesso, poi mi faccio una doccia rinfrescante e cerco di prepararmi al pranzo.



Ripenso a tutta la giornata di oggi.
Ringrazio l'aria fresca che permette di indossare il pigiama,  la mia pancia é coperta, i pensieri no, sono riusciti a scappare.
Mi sono sentita male dopo il pranzo fuori, questa sera me la sono cavata con due fette di pizza.
Marinara.
Olio praticamente assente.
Enormi sospiri di sollievo.
Ho sonno, ma non riesco a dormire.
Il pensiero di quando domani indicherà la bilancia mi tiene sveglia.
Preoccupazione.
Mi guardo intorno, apro la tenda e osservo il cielo.
Poche stelle, la luna quasi non si vede.
Le cicale cantano.



Il cielo è bellissimo stasera, domani sarà S.Lorenzo, chissà se si riuscirà a vedere qualche stella.
So che non ho scritto praticamente nulla che avesse un senso in questo post, scusate, ma non riesco a prendere sonno e scrivere mi rilassa moltissimo.
Chissà, magari funziona...


E voi, come passerete S. Lorenzo?

venerdì 7 agosto 2015

explosions

Ti ricordi quando pesavi 41 chili?
Ti ricordi come eri felice?
La mattina partivi ( a volte di nascosto), prendevi quel treno e intanto le mandavi un messaggio per dirle di prendere della frutta.
Hai campato giornate intere mangiando frutta.
Hai campato giornate intere facendo colazione con 50 calorie e poi digiunando per le 11 ore successive ma c'era lei, c'era quell'autobus da non perdere, quel treno da prendere, quei 10 minuti che ti sembravano un eternità e che non passavano mai, ma c'era il suo profumo ad aspettarti.
Ti ricordi l'estate scorsa?
Non avevi neppure più fame o quando ti prendeva in modo micidiale durante il pomeriggio bastava una pesca e arrivavi fino a cena.
Ti ricordi come eri controllata?
Neppure il ciclo ti faceva fare pazzie, neppure tua madre che ti diceva di mangiare un po' di più ti convinceva.
Ora cosa sei?
Una stupida cicciona che non fa altro che abbuffarsi senza avere il coraggio di compensare, che ormai pesa 44,5 kg, una fallita che non vede i suoi compagni di classe da quando é finita la scuola e che non ha intenzione di farsi vedere in questo stato, una stupida ragazza che passa le giornate a pensare e a programmare i suoi pasti senza risolvere nulla, una deficiente che se non fosse per le pochissime lezioni private che é riuscita ad incastrare non sta studiando per nulla per i due debiti che ha avuto, quasi non si preoccupa di essere bocciata o promossa. Cosa vuole non lo sa neppure lei.
Gliene frega o no?
Perdere i suoi compagni di classe. Già.
É davvero così importante tenerseli? Eppure sotto sotto brucia, non vuole essere bocciata, vuole tornare a pesare 42 chili, a guardarsi timidamente allo specchio senza piangere, senza volersi punire senza poterlo fare( maledetta estate e i suoi vestiti corti)...senza avere il coraggio di arrivare fino in fondo.
Rivoglio il meno schifo che ero prima, voglio sentirmi meglio, sentirmi meglio di così, fermare quella forchetta che non smetto di mettere in bocca benché mi senta rotolare.
Sono sparita, mi scuso con tutte voi, non mi piace autocommiserarmi e so di averlo fatto tanto in questo post, ma sto esplodendo.
Tra il caldo e il grasso che trasuda e si appiccica addosso, tra il non riuscire a stare con niente addosso che implica gambe e pancia semi scoperte, il non potere uscire per il troppo caldo il che significa non potere neppure potersi fumare una sigaretta in pace, tra il vedersi male come non mai e le abbuffate continue ragazze io sto  davvero esplodendo. Non so più che ca**o fare.
Scusatemi quindi per questo inutile post con il quale ho provato a sfogarmi senza nessun successo, senza riuscire a dire un decimo di quello che esplode dentro.
Grazie infinite per i commenti che avete lasciato, appena approdo al pc ( e sono più positiva) vi rispondo e passo da voi.
Grazie per la vicinanza ❤

sabato 25 luglio 2015

Caos

Mi ripeto che sono grassa.
Mangio una pesca e mi sento malissimo.
Grassa, grassa, grassa.
É tutto quello che sento.
E mi accorgo di non essere nessuno senza tutte queste paranoie, io non sono nessuno in fondo.
Ho sempre bisogno di una maschera, anche semplicemente di un emozione per diventare qualcuno. Maschera sorridente, arrabbiata---> persona arrabbiata.
Sono, mi sento qualcuno solo così.
Stamattina avevo lezione alle 8,30 alle 7 mi sono costretta a fare colazione ( gesto da non ripetere ), un quarto d'ora fa mi arriva un messaggio " sono da te alle 9,30" Per evitare di mandarla direttamente e poco finemente a quel paese ho detto che alle 10,30 avevo un impegno che non potevo rimandare. Avete ragione, va tutto a mio discapito e lei tenta solo di aiutarmi, ma per come mi tratta, mi giudica e mi fa sentire offesa, io davvero la voglio vedere il meno possibile a maggior ragione se é una giornata come quella di oggi.
Ho pianto, pianto davvero mentre mi facevo la doccia, voglio liberarmi da questo 43 non ce la faccio più a vederlo.
E intanto devo fingere, fingere che vada tutto bene, che non abbia voglia di farmi del male fino a non sentire più nulla, voglia di strillare che tutta la situazione che c'è a casa é troppo pesante e che non ce la faccio più a sopportarla, fingere che non ho paura di non superare l'esame a settembre e per questo di perdere tutti i miei compagni, fingere di stare bene e di fare la buona figlia sempre pronta a fare ogni cosa per casa perché" vostro padre non si può stancare, gli fate venire un infarto", fingere che mia madre non mi stia scaricando tutta l'ansia addosso per questa situazione e per i suoi stessi problemi.
Ragazze sono stanca morta di tutto questo, so che una singola parola di troppo, un esercizio che non viene potrebbe farmi esplodere, completamente esplodere.
Mi ha appena chiamato la tizia che mi fa lezione, un ora é troppo poco a quanto pare, abbiamo rimandato tutto a lunedì, ci manca poco che mi metta a saltellare.
Comunque é presto per gioire, stasera c'è una pizzata con amici, non posso, ma non ci sono scuse per non esserci, se riesco più tardi esco e rimango fuori per pranzo, almeno se proprio devo stare per cena a casa, il pranzo me lo gestisco da me.
Quanto mi manca poter prendere un treno e trascorrere intere giornate fuori casa, senza essere obbligata a mangiare, sentendomi amata e coccolata.
Il passato é passato, e che cavolo!Qualcuno mi spieghi perché debba continuare a viverci dentro!

Ho un terribile mal di pancia e la testa che scoppia, tra un po' esco, vado a cercare di mettere un po' di ordine e poi devo comprare alcune cose, é troppo tempo che rimando.

martedì 21 luglio 2015

One year ago

Esattamente un anno fa ho aperto il blog, mi sono resa conto che quel luglio che tanto ho invocato in alcuni post non lo riavró più indietro e nonostante ciò continuo a illudermi che se solo mi impegnassi di più potrei farcela ad avercelo di nuovo.
Ma é inutile mentirsi, le cose sono cambiate e contemporaneamente sono rimaste immutate.
Sarò single ma gli ultimi giorni si stanno avvicinando a quel controllo che l'anno scorso riuscivo a mantenere così facilmente e non vi nascondo sia molto contenta, non so cosa sia ( finalmente) quella cosa che mi ha fatto scattare la molla, molto probabilmente l'enorme rabbia a  scontentezza derivata dall' essere tornata dalle vacanze con 100 gr di più ( mentre di solito perdo un chilo abbondante)
Mi manca il mare e soprattutto mi manca il corso di tennis, mi sentivo libera, mi sfogavo, e mi facevo anche un sacco di risate.
Mi manca E ( insegnante di tennis) per la quale mi sono presa una mezza cotta, mi mancano i suoi modi di fare, l'essere se stessa senza pretese di palesare una maschera di qualcosa che non é.
Non vi nascondo che sono pienissima di pensieri mi controllo meglio sul versante cibo ma continuo a pensare di esagerare, stasera a cena abbiamo ospiti e i miei piani sono già stati distrutti, non voglio mangiare! A pranzo ho esagerato, stasera avrei voluto mangiare solo frutta. Speriamo di cavarmela con poco e soprattutto niente dolce.
I miei 18 anni sono stati tristi, vorrei avere avuto il compleanno dell'anno scorso ma non si può vivere nel passato benché io mi continui ostinatamente ad illudere sia possibile.
Ho passato il mio compleanno chiusa in casa per il caldo asfissiante con il ventilatore al massimo e mangiata dai sensi di colpa per i giorni precedenti, con l'insoddisfazione e la rabbia per un peso che non  é sceso.
Raggiungerò i 41 stavolta senza esitazioni e senza alcun senso di colpa per gli sguardi feriti di mia madre o i commenti cattivi di mia sorella.
Il blog compie un anno e voglio ringraziare tutte quante voi che mi siete state vicine e mi avete consigliato, supportato, incoraggiato e tutto quanto il resto che sicuramente mi sono dimenticata di dire.
Un grazie davvero dal profondo del cuore
Un abbraccio.


- Fra❤

lunedì 13 luglio 2015

Pensieri. E lacrime che si rifiutano di uscire.

Buonasera a tutte :)
Vi voglio ringraziare fortemente per i commenti che avete lasciato all'ultimo post, grazie davvero di cuore mi avete tranquillizzato perlomeno un po'
Passo ad aggiornarvi un po':
A tennis ho preso una forte storta con la conseguenza che ho dovuto smettere di fare sia le passeggiate sia gli sqot(?) dato che non riuscivo neppure ad appoggiare il piede a terra.
Ammetto di aver smesso di fare gli addominali per non so neppure quale motivo ma da domani rinizio, l'inattività mi fa sentire peggio.
In contemporanea a tutto ciò è arrivato il ciclo, che odio!, tra dolori e fame mostruosa sto mangiando e rispondendo male praticamente a tutti quanti cosa che ha la diretta conseguenza di farmi sentire ancora peggio dal momento che non mi piace essere scortese quando non c'è n'è motivo e sulla parte cibo é inutile dire perché.
In questo preciso momento ho una voglia assurda di gelato ma non riesco a capire se lo mangerò o meno e scrivere qui mi tiene lontana dal freezer, almeno per il momento il che é ottimo.
Detto ciò stasera qui al villaggio ci sarà la serata delle coppie ( giochi ) e i miei genitori parteciperanno, spero sarà divertente e so che suona egoistico ma se da una parte non riesco a staccarmi da certi pensieri tanto da non riuscire a leggere un libro, vedere un film se non conosco quanto c'è nello stomaco, dall'altra voglio distrarmi ridere davvero, avere la testa libera da tutto quanto.
Oggi mentre cercavo di dormire, all' improvviso mi é venuta in mente una cosa" ti ha lasciato non tanto perché si é innamorata di un altra ma perché non ce la faceva più a stare dietro a te e ai tuoi pensieri, alle tue richieste e comportamenti, alle tue risposte"
E mi sono resa improvvisamente conto che le cose stanno esattamente così.
Ho allontanato amici, familiari, qualsiasi cosa che mi potesse distrarre e portarmi lontano dai miei stessi pensieri.
Gli amici li ho solamente riavvicinati e tra noi c'è ancora una enorme frattura che non sono sicura riuscirò a riparare, i familiari sono lá, ma solo perché sono appunto familiari, e poi mi chiedo perché non ho una relazione e mi rispondo praticamente da sola.
Per quanto io la voglia, la desideri, io non voglio sotto sotto una relazione, o meglio, non credo che nessuno rimarrebbe dopo aver scoperto chi sono e come sono, troppo complesso, troppo difficile.
E quegli stessi pensieri io non posso abbandonarli, dico di voler cambiare, di essere una persona migliore ma poi mi rendo conto che non voglio essere una persona migliore, voglio essere accettata per quella che sono in ogni sfumatura, e pretendo che siano gli altri per una volta ad adattarsi, a prendersi il pacco tutto insieme per quello che é, e allo stesso tempo mi rendo conto che è la migliore strada per rimanerne da sola, nessuno é disposto a tanto in fondo...
Stasera sono in vena di riflessioni e le situazioni fuori di me, in famiglia, continuano a  cambiare, a stravolgersi facendomi sentire piccola inutile e indifesa mentre i ricordi sono li a premere sul petto, mi manca un po' il respiro e tanto per cambiare le lacrime si rifiutano di uscire.
Vorrei potermi sfogare in quel modo, ma non posso, ho promesso e stavolta non a quella persona, non a me stessa, in verità non ho promesso a nessuno, e neanche il viso distrutto di mia madre( per quanto crudele possa suonare) mi terrà ancora lontana, voglio farlo ancora una volta.
Voglio sentirmi viva, respirare un odore che mi appartiene e cacciare questo dolore che é li che preme senza riuscire a uscire, senza pensare, senza pensieri.
Manca una settimana al mio compleanno, al mio diciottesimo compleanno, e io mi sento più piccola che mai, più impreparata che mai.
Ricordo il mio compleanno l'anno scorso, giornata passata a piangere, passata abbracciata, passata compresa, passata immersa in quel profumo familiare, passata bene, passata amata, passata senza alcun accenno di cibo se non a colazione, rivoglio quel luglio, rivoglio quella giornata, rivoglio qualcuno che mi culli tra le sue braccia senza giudicarmi, amandomi semplicemente, senza bisogno di altre parole
Ma é solamente utopia, mi aspettano in rapido ordine
•una trattoria
•un pranzo da parenti(I)
•un pranzo da parenti(II)
•una festa a sorpresa( molto probabilmente no)
•una cena( forse giornata intera) da amici di famiglia
Non voglio avere relazioni umane, vorrei stare un po' da sola, o con gli altri, ma a patto che non si mangi.

venerdì 10 luglio 2015

direttamente dal mare

Stamattina al mare é piovuto.
Faceva freddo.
Appiccicata sulla sedia di plastica guardavo le gocce cadere sperando che quel momento si prolungasse in eterno.
10 minuti ed era tutto finito.
Il cielo è tornato azzurro, l'aria si é fatta di nuovo afosa.
Sono diventata improvvisamente triste.
Sono due giorni che mi sento giú di morale,  come se qualcosa fosse li e mi tenesse un masso sulle spalle.
Mi sento pesante e non solo a livello di peso, a livello di tutto, a livello di emozioni.
In questa casa di 30 metri quadrati mi sento in gabbia, rinchiusa in uno spazio immenso che non riesco a colmare, ho perso la mia ancora, non c'è una bilancia ed io non so cosa posso concedermi, se me lo posso concedere, quanto posso concedermi.
So solo che mi sono concessa troppo e la stima dei danni presupposti é gigantesca ma come posso avere una conferma?
Mi sembra di impazzire, vorrei tanto trovare una conferma in qualcuno, in qualcosa che mi possa dire come davvero stiano le cose, senza mentirmi, senza mezzi termini.
Sono 4 giorni che ho iniziato i 30 giorni " sfida" ( perdonatemi, mi é caduto di mente il nome)per gli squat e quelli per gli addominali.
Faccio tennis e acquagym tutti i giorni un ora, passeggio sulla spiaggia fino al molo per 4 chilometri almeno una volta al giorno, poi mi guardo e continuo a non vedere miglioramenti, ho solo le gambe ancora più gigantesche ma non riesco a stare ferma, sapevo sarebbe finita così.
Spero di aver perso qualcosa, almeno.
Io non so davvero più che fare.
Mi sembra di non fare nulla, di non fare abbastanza
E maledetta paura di svenire e di fare proccurare i miei che mi spinge a mangiare quel biscotto prima di uscire.
Il ciclo non arriva é una settimana che si fa attendere, e anche se so che é solamente in ritardo ( anche perché non posso essere scesa a 40 abbondante, attorno al quale non si presenta) , non vi nascondo che spero non arrivi questo mese* come nei prossimi e nei prossimi ancora*
Pensate quello che volete ma io il ciclo proprio non lo voglio e so che non fa bene, che quello che penso é sbagliato, ma pensare a  qualcosa, qualsiasi cosa, di diverso mi fa sentire persa.
Che poi perché preoccuparsi?
Mia madre non fa altro che ripetermi " sei fortunata, mangiando normale riesci a essere magra"
Ma io non sono magra
E poi che significa" mangiando normale?"
Non sapete quanto quel "normale" mi dia fastidio che poi non é vero, lei mangia meno di me e questo già mi manda in bestia, io mangio anche fin troppo, altro che normale!
Siamo a luglio, quel tanto agognato mese, l'anno scorso era tutto così perfetto, quest'anno é tutto uno sgretolamento unico.
Spero di festeggiare in tranquillità almeno il mio compleanno ma so già essere una speranza vana, tra viaggio, parenti che vogliono farmi una sorpresa, ristorante al quale mentre andiamo dai miei zii ci dobbiamo PER FORZA  fermare, ci sarà cibo ovunque e sarà una vera schifezza.
Per i miei 18 anni non chiedo molto solamente una giornata tranquilla e con poco\ niente da mangiare.
E intanto mancano 10 giorni.
I ricordi dello scorso compleanno mi sommergono, cosa darei per riaverla di nuovo vicino, cosa darei per avere una persona vicino da amare e che mi ami senza giudicare.
Sono una romanticona un po' lo ammetto, ma tutta colpa dei ricordi
Vorrei solamente poter ricordare senza dolore.




Vi ringrazio per gli stupendi commenti che mi avete lasciato al precedente post, corro a rispondervi( la connessione é un po' lenta qui)
un abbraccio forte a tutte voi ❤

mercoledì 1 luglio 2015

mostri nel ripostiglio

Stanotte dormo con la porta e la finestra aperta così che i mostri vengano e mi possano mangiare.
E io che nei mostri non ci credo neppure, non penso siano cannibali, non possono mangiare una di loro, non possono mangiarmi.
A volte, al buio penso come sarebbe bello se potessi essere inghiottita, sparire nel silenzio della notte in un buco nero lasciando nulla dietro.
Nessuna sofferenza, nessun rimpianto.
Sarebbe anche una fine serena, dopotutto, sicuramente migliore delle tante prospettate e progettate nei più piccoli dettagli.

Stasera dormo con la finestra e la porta aperta, in modo che i mostri vengano e mi tengano compagnia.
Mi addormento pensando a quanto sarebbe bello essere abbracciati dal nulla, in una stretta avvolgente e familiare non sentendo più nulla, non il grasso, non il peso e nemmeno quel sudore che ti si appiccica addosso, il grasso che ti si appiccica addosso e che più volte al giorno cerco di strofinare via invano.
Inghiottita nel vuoto più assoluto, in assenza di suono e senza quelle malsana voglia che é tornata a tormentarmi e chr non posso soddisfare.
Prego perché venga l'inverno, freddo neve e ghiaccio.
Voglio potermi guardare in quello specchio che la stagione offre e sentirmi per una volta a casa.
Potermi seppellirmi nel caso non fossi ancora riuscita ad annegare nel buio in maglioni, felpe, pantaloni larghi e nascondermi da tutto e da tutti.
Estraniarmi dal cibo che mi tenta, che mi vince, che odio, che disprezzo ma non riesco a ripudiare.

Voglio essere libera, leggera per volare lontana.
In pace.

giovedì 25 giugno 2015

Di Macine e Grancereale.

Mio padre ha comprato i Grancereale. Niente di strano fin qui, la gente va al supermercato, vede gli sconti e compra.
Se non fosse che i Grancereale  hanno rappresentato per me un po' l'inizio di tutto, la perdita di 10 chili in pochi mesi che però non sono bastati a farmi vedere meglio, a farmi vedere migliore.
In verità se vogliamo dirla tutta, tutto comincia quattro anni fa con le Macine. Ricordo chiaramente quella mattina, mi guardai allo specchio del bagno e mi vidi grassa, scesi a fare colazione e mangiai una macina per la prima volta guardai veramente un etichetta non limitandomi al solito passatempo " leggo l'etichetta tanto per fare" e mi resi conto di quante calorie potesse contenere un biscotto, sputai il biscotto e buttai il latte, poi corsi di sopra e mi pesai: 55, era troppo, e io non potevo certo continuare così.
Persi tre chili poi la bambina golosa che era in me ebbe la meglio e riniziai a mangiare semi tranquillamente sempre ponendo attenzione a ciò che mettevo in bocca, questo mi permise senza troppe restrizioni di riacquistare quei tre chili e in seguito di scendere leggermente.
Poi arrivarono i Grancereale e quei pensieri continui e martellanti che avevo avuto nei mesi precedenti" si misero in atto."
Stamttina ho mangiato 6 grancereale e mi sono odiata, questo fantastico inizio non prometteva nulla di buono, dal momento che dato che mi piacevano un sacco, sono passata a negarmeli per poi odiarli, e già quando ne mangio uno a colazione penso sia troppo.
Questo inizio ha decretato l' abbuffata. Non é finita bene...
Mi vergogno di quello che ho fatto perché non è servito a nulla se non a sentirmi peggio e in colpa ancora di più perché significava che potevo mangiare ancora!
A pranzo ho mangiato all'ikea.
Ho mangiato come un maiale all' ikea.
Cosa diavolo mi prende?!
Sono stata malissimo tutto il pomeriggio( meritandomelo, per carità!)
Poi dopo essere andata praticamente strisciando dal parrucchiere sono tornata a casa e ho avuto il coraggio di mangiare ancora!!
Una fetta di melone e mezza banana, giusto perché le odio, logico no?
A cena, per la discesa di non so bene quale spirito santo, mi sono relativamente contenuta, un filetto di pesce bollito con un cucchiaio di pomodori conditi accompagnati da un terzo di fetta di pane e ,giusto perché oggi non avevo mangiato abbastanza, anche metà banana.
Giornata di oggi, come quelle passate, da cancellare.
Naturalmente sono ingrassata e naturalmente stiamo per partire per il mare.
Passerò due settimane in casa.
Un po' sono contenta di partire, al mare riesco a perdere sempre quel chiletto ma quest'anno mi voglio sfidare e provare a perderne due.
Magari se mi ammazzo di attività dato che ne organizzano davvero tante, ce la faccio, speriamo.
L'unica cosa che mi preoccupa sono gli svenimenti ci arrivo vicinissimo\ svengo troppo facilmente.
Non devo, non posso farmi scoprire!
Mia madre riinizierebbe con certi discorsi e io davvero non posso sentirla, non voglio farla preoccupare.
Scusate se non posto da una vita, purtroppo é stato un continuo fallimento in tutti gli ambiti.
Con le ripetizioni non va male in chimica ma va male in fisica( domani ho anche lezione prestissimo :( )
Scusate anche per il post un po' sconclusionato ma volevo aggiornarvi un po' anche se in verità non é che é successo niente di eclatante
Unica cosa positiva di domani, é il pomeriggio, partecipo con un'amica a una campagna di raccolta fondi con Lush( quello dei saponi profumati, non so se lo avete presente...)
Magari si incontra anche qualcuno con cui fare nuove conoscenze...ho paura a guardarmi allo specchio, non vorrei mandare tutto all'aria...
Vi mando un bacione
-F

lunedì 15 giugno 2015

Napoli.

Se non siete mai stati a Napoli, senza presunzione, vi siete persi qualcosa
Scacciate per un attimo tutto quello che sapete, sentite a riguardo e cercate di guardarla con occhi diversi.
( non che quello che i telegiornali dicono sia falso, per carità)
É ferma a qualche decennio fa, si percepisce la gente, il suo calore, e i vicoli sono talmente stetti che si può scorgere, guardando dalla finestra, una vecchietta intenta a spolverare, una mamma a sgridare i figli( ovviamente in dialetto strettissimo), qualcun altro ancora a cucinare.
Il traffico, in un'altra città lo odiereste, qui é parte della quotidianità.
Napoli la considero un po' come la "patria perduta", non avrei il coraggio di abitarci, troppo incasinata, la gente sa troppo di te benché sia gigantesca, ma quando ritorno non vorrei andarmene.
Sono a Napoli perché ieri é morta mia nonna, all'improvviso, siamo scesi arrivando a tarda notte.
Stamattina la veglia, il funerale e io mi sento uno schifo, e non per il lutto.
Non provo nulla, penso solo al peso di stamattina 42,5 e quasi sono felice di tutta questa tristezza che mi circonda, avere una scusa per mangiare di meno.
Meno male che mia nonna aveva una bilancia.

martedì 9 giugno 2015

Esseri mutanti a 8 braccia

Mi perdo fra le pagine di Alexandros, o perlomeno ci provo, leggo, vivo, respiro qualche pagina, fa una strana dopo più di un anno e mezzo riuscire a leggere anche solamente qualche riga...ed ecco puntuale ( una volta) come un treno il solito pensiero:
"non vedi? stai perdendo tempo! Alzati! cosa hai mangiato? quanto? devi saperlo! fila a contare!"
chiudo il libro, mi dirigo in bagno, poi in camera, i pensieri mi tengono compagnia, dormo, provo a dormire, mi sveglio qualche ora dopo:763 kal

E' ( finalmente) finita la scuola, non so come andrà a finire...mi hanno minacciato una eventuale bocciatura più di una volta, io non voglio, non posso!
Certi pomeriggi mi chiudevo in camera sentendomi impotente e senza forze per studiare e avrei voluto buttare tutto all'aria...non ci sono mai riuscita, eppure lo volevo...
Ho sicuramente due materie, speriamo siano solamente quelle..
Ora per ora ho voglia di farcela benchè arriverò stanchissima e l'anno prossimo c'è l'esame e sarà massacrante, poi però sarà finita e boh, non riesco a pensare più in là di così...

Da quando è finita la scuola non ho fatto altro che uscire con i miei amici, essere invitata a compleanni, andare ai compleanni, mangiare ai compleanni, cercato di inventare scuse per non andare, essermi lasciata convincere...non è andata male dato che hanno fatto in modo di smettermi di abbuffarmi per passare a una mangiata abbondante, non va ancora bene ma almeno la bilanciaha segnato un numero più basso.
Allo stesso tempo so che non posso continuare così, ingrasserei ancora, io devo dimagrire! tra un po' è ora di andare al mare, non posso certamente farmi vedere così come sono!
In questi giorni pieni di compleanni non ce la avrei mai fatta però senza il sostegno e l'incoraggiamento continuo che mi ha dato Kiki che ringrazio davvero di cuore <3

Stasera ho un altro compleanno penso che stavolta è davvero l'ora di dire una balla soprattutto dal momento che ci sarà la pizza e la ho mangiata già tre volte, non voglio casini e soprattutto non voglio stare male! voglio godermi la serata perchè ho il diritto di divertirmi e non voglio pare inutili che rovinerebbero tutto!
Stasera forse ci sarà anche M. ( ansia ansia ansia) la quale forse rivedrò anche al mio 18' giovedì
Anche per giovedì dove sicuramente ci sarà un sacco da mangiare voglio tenermi, perchè a parte oggi ,la vera festa che vorrei potremi godere è quella di giovedì( benchè io compia gli anni tra più di un mese) alla fine i 18 si compiono una sola volta e anche se penso che alla fine 18 è solo un numero alla fine per l'importanza che si usa attribuirgli mi piacerebbe poterli festeggiare per bene

Mia madre ieri mi ha ripetuto che mangio normalmente, lasciando stare il nervoso, le cose sono peggiorate quando si è messa a riempire il piatto di mio padre in maniera spropositata a controllare cosa mangiassi e a farsi un piatto più piccolo del mio( le ultime due cose sono le cose che mi mandano più in bestia in assoluto!!)
Poco prima di cena avevamo iniziato a parlare della fidanzata di M, notando come lei, la mia ex e la fidanzata di un suo amico si chiamassero e avessero lo stesso carattere, alla fine le è uscita la frase " conosco tre A. tutte e 3 gay, dico gay perchè solamente G. la posso chiamare davvero lesbica"
Si perchè NATURALMENTE G. è un maschio mancato e che si veste in modo molto poco femminile e magari a guardarla bene è pure verde e ha qualche braccio in più...
Credo che mia madre percepisca una persona lesbica come un essere mutante a 8 braccia
Io boh non ho parole, temo le manchino proprio " le basi" ( passatemi il termine)
A quanto ho capito la sua teoria è la seguente:
Gay( di maschio) persona iper femminile che porta la migliore amica a fare shopping e tutto quello che vi viene in mento di super stereotipato
Gay( di femmina) = bisessuale
Lesbica= mascio mancato, persona che vuole essere un maschio, che gioca a calcio, ha solo vestiti maschili, non si trucca, ha un taglio con una rasatura da un lato e tutto il resto che vi viene in mente di super stereotipato
Quello che vi chiedo ora è: ma quanto cazzo è ignorante?
Scusate il linguaggio scurrile ma questo è davvero una delle poche cose che mi mandano in bestia profondamente, io davvero non so come nel 2015 ci siano persone ancora così legati allo stereotipo.
Se un giorno e dico un giorno volessi( e voglio) fare coming out cosa mi posso aspettare da lei?
O meglio, come posso aspettarmi di riuscirci dal momento che pensa questo e non è poi semplicissima per me da dire dal momento che mi vergogno pure a chiamare quando è pronto a tavola?!
Sentirmi dire " tu non sei davvero lesbica perchè non sei un maschio mancato e per strada se passa un ragazzo lo guardi"
mamma, ora ti illumino,
punto uno: permettimi di darti dell'ignorante
punto due: per strada guardo chiunque mi stia attorno ( se passa qualcuno carino perchè non dovrei guardarlo? un altro discorso è avere una relazione cosa che trovo più difficile)
punto 3: cerca un dizionario, se vuoi te lo regalo


Scusate l'enorme parentesi ma questo discorso mi sta un pelo a cuore e l'ignoranza in generale mi urta assai, chi giudica senza sapere, senza conoscere, e non si mostra neanche aperto a cercare di capire quando provi a spiegargli come le cose realmente stanno.
Spero di non essere risultata troppo pesante


Oggi ho accompagnato mia sorella a fare shopping, è l'ultima volta, giuro!
un po' perchè lo odio ma soprattutto perchè ha continuato 3 ore a prendermi in giro perchè mi girava la testa e mi sentivo uno schifo per il caldo
ma vi giuro ragazze che se va bene ci sono 36 gradi e non sto al top( oltre al fatto che il caldo mi uccide letteralmente) Speriamo che stasera alla festa dato che siamo anche in campagna si stia meglio

Vi ringrazio per essere arrivati a leggere fino qui, e sperando che mi sia espressa in modo decente e che ci abbiate capito qualcosa , vi mando un bacione, spero che da voi si muoia meno di caldo  ^^


giovedì 28 maggio 2015

deliro

Io e mia madre chiacchieriamo mentre sta cucinando una zuppa di pomodoro e zucca. E' uscito fuori il discorso della gita e non so neppure per quale motivo.
" ma tu già non mangi nulla..no no aspetta non é vero..tu mangi ma non quella roba la"( riferendosi al gulasch)
Mi é crollato il mondo addosso.
Mia madre si deve preoccupare( si lo so che post va affermavo il contrario) la verità é che non ci capisco davvero un tubo.
Sono confusa.
E arrabbiata.
Stamattina biscotti a morire
Merenda con del pane all'uvetta e una mela
Pranzo con neppure non so quanta pasta con le zucchine unta da far schifo
Uscita da scuola oggi pomeriggio via a mangiare una focaccia anche quella unta con un succo di frutta comprato alle macchinette
Torno a casa e mi voglio strafogare ma resisto e me la cavo con una banana e un biscotto.
E stasera io dovrei cenare?!
Ma sapete quale é il problema?
 É che io ho fame, tremendamente fame, e se da una parte ha la nausea per tutto quello che sto mangiando negli ultimi giorni ( compresa indigestione per troppa zuppa di legumi) vorrei mangiare per il resto dei miei giorni e dall'altra digiunare, digiunare fino alla fine.
Il 28 agosto dovrei partire per uno stage e io non ci voglio andare, voglio ridurmi talmente male da non poter andare.
Sono piena di buoni propositi e non ne riesco a mantenere mezzo.
Voglio studiare ma mi abboffo talmente tanto che i sensi di colpa assorbono ogni singolo pensiero.
Io ho bisogno di controllo, ho bisogno di mettere ordine, di controllate tutto questo, di tenere su almeno quelle poche materie per non essere bocciata perché se prendo anche la terza materia é così( o forse voglio perdere l'anno?), ma non ci riesco, non ci riesco!
É frustrante e io non ce la faccio più.
Ci mancava solo mia madre che mi faceva notare che mangio, che mi metteva sotto il naso l'evidenza, ho la pancia di una donna in cinta, e nonostante questo non faccio altro che mangiare e mangiare e avere fame e ancora fame!
Come é possibile tutto ciò?!


Sono non lo so neanche cosa
Non so definire lo schifo che sono.
Quanta rabbia!
Se solo potessi e non facesse così caldo da dover essere obbligata a stare in maniche corte, se solo mia madre non sapesse..io ora saprei come calmarmi!
Ma non posso!
Mi sento in gabbia!
Domani ho due interrogazioni e non ho ancora aperto libro
Voglio andarmene da qui!


A volte  mi chiedo se non provi un malsano piacere nel farmi comparire, io voglio che la gente veda che sto male, che mi stia vicina, ma non voglio che mi vedano debole perché io ho il controllo, sono quella forte,quelle sulla quale posso contare nel momento del bisogno ( anche se nessuno lo fa) quella con cui possono parlare per qualche piccola cosa, per ricevere consigli, incoraggiamento.



Forse davvero ho un problema forse avrei bisogno davvero d'aiuto ma sono troppo grassa, troppo tutto per avere davvero un problema, mi strafogo come potrei avere un problema?


Io non capisco più niente, un maledettissimo fico secco, un piffero, niente, vuoto assoluto, confusione assoluta. Zero!!


Perché mia madre non ha prenotato in quel centro, non si é fidata ?( ma che mi aspettavo lo sapevo che era così lo avevo pure scritto! Ma come al solito mi sono illusa, sono una perfetta cretina)
Forse non ho un problema ma almeno avrei parlato con qualcuno al momento!
Non  starei qui a delirare e scrivere cose che non so neppure come definire, a scriver un post che probabilmente nessuno leggerà, a contare per la millesima volta le calorie di oggi a farmi piani, illudermi che già stasera mi sarò messa in riga e che domani sarà diverso, a progettare menu che so già bon rispetterò.

Vi ringrazio se siete arrivati fin qui a leggere questo delirio.
E scusatemi.

mercoledì 20 maggio 2015

things about me

Buongiorno :)
Con questa faccenda del raccontavi di me ci ho preso gusto,perciò rieccomi qui.
Vi prego di non ridere troppo

•Il mio nome significa " libera" ma io non mi sento così neppure un po', o meglio, mi piace e lotto per avre libertà di esprimermi, di amare, ma allo stesso tempo ho bisogno dei miei schemi, del mio ordine mentale e magari anche riguardo le cose che mi circondano.
•Sono un po' paranoica riguardo certe cose tipo le mie posate, o la diposizione delle cose nel piatto. Le prime devono essere rigorosamente quelle con impugnatura arancione e le cose nel piatto devono essere separate, odio che si mescolino i sapori.
•Sin da piccola ho amato sentite il ' vero' sapore dei piatti, nel senso che impedivo rigorosamente a mia madre di condire la mia pasta perché volevo mangiarla così appena scolata, o l'insalata... per me l'olio o il sale coprono il sapore già quasi inesistente delle verdure
Se poi mettiamo il fatto che mia madre tende a condire generosamente  tutto..
•I miei mi prendono sempre in giro per come mangio, sistemando, spezzettando  le cose, per poi assaporarle con calma.
•Non sono schizzinosa ma olive e fegato proprio non riesco a mandarli giú.
•Mi piacerebbe per una questione etica essere vegana, ma già i miei si oppongono  alla mia espressa richiesta di essere vegetariana.
•Ho una passione sfrenata per le barche a vela e  i lupi di mare, sono persone che mi affascinano tantissimo
•Sono un po' masochista sia inconsciamente che consciamente. Ho bisogno di state male per scrivere poesie, spesso mangio perché credo( in un momento di follia pura)di potermelo permettere per poi digiunare o ammazzarmi di attività fisica, mi accorgo dell'errore ma poi lo commetto di nuovo.
•Odio le cose confezionate e ho il terrore per i succhi di frutta, quando ero più grassa mia madre per merenda mi dava sempre un toast con burro e prosciutto accompagnato da un succo di frutta alla pera. Entrambe non riesco più a mangiarle/berle pur continuando ad amare il succo alla pera.
• Ho sempre avuto tendenze salutistiche, cioccolato merendine e dolciumi vari non mi sono mai piaciuti, se potessi vivere di poche cose mi nutrirei di macedonia, insalata e the
• l' unico dolce che davvero mi fa impazzire é il cheescake ma non riesco a mangiarlo sapendo quello che c'è dentro( e pensare che quando lo cucino io, lo faccio pure leggero!)
•Ho la fissa che il mio piatto debba essere il più piccolo di tutti
• Mi piace un sacco cucinare per gli altri( e per questo probabilmente farò uno stage all'estero di tipo culinario questa estate)  e vederli magiare in abbondanza quello che ho preparato
•Penso che il vestiario maschile sia nettamente più bello, meno abbellimenti inutili, niente perline, pizzi e compagnia bella, se fosse per me comprerei solo quella
•Mi piacciono da matti i papillon, purtroppo le occasioni per indossarne uno sono molto limitate
•Ogni tot di tempo( variabile) le mie origini Napoletane reclamano della pizza e così passo intere giornate con una voglia di pizza a qualsiasi ora che non riesco mai a soddisfare pur tentando
•Sono sensibilissima ai cambiamenti del tempo, il tempo incerto mi rende davvero nervossissima

Sperando di non avervi fatto troppo ridere torno alla faccenda peso: finalmente mi sono scollata da quel 42,8 ma per passare a un 43,3.
Era troppo "bello"
Ma in fondo era troppo una favola continuare ad ingozzarsi e vedere sempre lo stesso identico numero.
La parte positiva é che dopo lo scorso post non mi sono più abbuffata e finalmente oggi ho ripreso il controllo e non ho neppure fame!
Non so quanto durerà quindi aspetto a cantare vittoria, spero solamente che domani mattina abbia perso qualcosa...

Vi lascio il D.A e vi mando un enorme saluto sperando che sa voi ci sia un tempo migliore che qui ❤

Colazione:
•Plum-cake(130)
•caffe(30)
(160)
Spuntino:
•Mela(90)
Pranzo:
•80 g pasta ( 110)
•burro( 80)
•parmigiano(75)
(265)
Merenda: (Ancora da fare)
•mezza banana (45)
•mela piccola (90)
(135)
Cena:( Ancora da fare)
•insalata condita( 130)
•??
•??
•mela (90)
Devo tagliare da qualche parte, supero le 1000 quando il mio obbiettivo massimo sono 800 il problema principale é il condimento, mia madre ne mette troppo, e la frutta, ne magio troppa ma é l'unica cosa a cui non riesco a rinunciare..

venerdì 15 maggio 2015

Tell me what is f****g wrong with me!

Io non so che mi prende!
Se potessi esplodere, cancellarmi, in questo esatto momento lo farei!
Ho appena finito di abbuffarmi, non credevo che nel latte potessero starci cosi tanti biscotti. Così tanti plum cake
Non so perché lo abbia fatto, avevo ancora le 1000 calorie della parmigiana di melanzane di pranzo sullo stomaco
Io non so che mi prenda!
Odio perdere il controllo in questo modo
Fuori sta venendo giú il finimondo e io vorrei essere come quella pioggia che non può far altro che cadere, io non vorrei far altro che digiunare ma ecco che puntualmente mi scatta qualcosa in testa
E mentre pensavo a come avrei restretto a cena, a quanti cucchiai mi sarei concessa, a quante patate avrei mangiato ero li che mettevo in bocca un biscotto sull'altro
Lo sapevo che era una pessima idea scendere
Io non avevo fame
Lo sapevo che era una pessima idea aprire la dispensa
Una pessima idea magiare un plum cake
Sapevo che mi sarei abbuffata
Lo sapevo!
Eppure sono scesa in cucina
Ma io mi chiedo perché!
Perché?!
Non ne posso più
Perché non posso semplicemente sparire?
Manco riesco a piangere
E mo come le smaltisco tutte queste calorie?
Non adesso, non posso rovinare tutto ora, proprio quando il peso si era mosso, sceso di quel poco dopo giorni che era li che mi guardava fisso
Cosa ho sbagliato?!
Cosa é dannatamente sbagliato in me?!

mercoledì 13 maggio 2015

i wanna run away

Stasera cena iniziata bene: insalata poco condita e persico alla piastra, peccato che abbia aggiunto tre stuzzichini( avete presente il wustel dentro la pasta sfoglia?)e un bis di macedonia che non avendo fatto io non so quanto fosse zuccherata, ma comunque non  era prevista e non dovevo mangiare.
Così ero partita a mangiare abbastanza contenta, avendo posto ,almeno un po', una pezza a tutta quanta la vagonata di roba che avevo mangiato a partire dai 90 gr di pasta e tutto il pane di pranzo. Naturalmente ho esagerato, come sempre.
Che nervoso!
E il ciclo continua a non arrivarmi, considerando il mese scorso come sono  andate le cose forse per questo mese niente. Non che mi dispiaccia sia chiaro, se non fosse per questa fame atavica e voglia di schifezze sempre.


Stasera torno a parlarvi di me.
Ho fatto atletica per moltissimi anni, amo tutt'ora questo sport, purtroppo ho dovuto mollarlo lo scorso anno per via degli allenamenti troppo impegnativi ai quali non riuscivo a tenere dietro con lo studio, sia per questioni di tempo, sia per il motivo che quando tornavo a casa da allenamento ero morta stecchita.
Mi piace arrivare al limite, in tutto, soprattutto nello sport, così un allenamento era considerato davvero soddisfacente solamente se mi uccidevo di fatica a costo da non riuscire a camminare per l'acido lattico il giorno dopo.
E che c'entra questo direte voi?
Ve lo spiego subito, in pratica ho sempre avuto la parte di sotto del corpo molto più "forte", fin da piccolissima non c'era un momento in cui tenessi le gambe ferme oltre ad avere un amore pazzesco ( quando non dormivo) per correre, rispetto alla parte superiore che la forza( e in particolare le braccia) non sanno proprio cosa é.
Così sin da piccola ho fatto atletica, essendo bravina non mancavo ad un solo allenamento con il risultato di avere le gambe e un culetto bello sodo...e delle gambe ENORMI.
Una delle mie più grandi fissazioni oltre alla pancia sono appunto le mie enormi gambe, da quando ho smesso atletica ( e  di ingozzarmi di pasta) le mie gambe si sono sgonfiate un sacco, rimanendo grasse, per carità, ma meglio di prima sicuramente.
Ma ho perso tutto.
Tutti i muscoli tutto quel sodo che tanto amavo.
Togliendo questo breve rimpianto, arrivo al punto: Oggi durante ginnastica siamo andati a correre al parco, sentire di nuovo i muscoli tendersi, il fiato mancare dopo un po', stingere i denti per finire il giro, la libertà di quando senti il vento passarti addosso mi ha riportato indietro...il punto é che ho un immenso dubbio, se io riniziassi a correre(per conto mio, non riuscirei a tenere dietro a  allenamenti fissi ) i miei muscoli si riformerebbero e le mie cosce diventerebbero di nuovo enormi?
É tanto tempo che voglio andare a correre ma questa paura mi ferma, mi inchioda a casa.
Eppure mi manca così tanto, e poi mi vergogno da morire a non riuscire a finire manco un giro senza ansimare manco dovessi morire..
Io ragazze non lo so.
Ho paura per le mie cosce, ho paura perché oltre a vedermi ancora piú grossa il peso aumenterebbe per via dei muscoli..
Io non lo so...
Ma la corsa fa davvero gonfiare i muscoli?
Questa domanda mi tormenta..




grazie per chi é arrivato fin qui in fondo a questo post sconclusionato e pieno di rimpianti.. e scusate per il pessimo italiano, sto dormendo in piedi
Un bacione a tutte ❤